“L’economia della notte è per te un’opportunità o un problema?”. È solo uno dei quesiti che il Comune di Francavilla Fontana o, meglio, il suo Assessorato alle Politiche della note, retto da Carmine Sportillo, somministra a esercenti e cittadini per meglio comprendere dinamiche e necessità di un fenomeno – quello della vita notturna – che a queste latitudini spesso si riassume in modo banale con un solo termine: “movida”.
L’amministrazione intende conoscere cosa va e cosa non va nella Città degli Imperiali dal calar delle tenebre in poi, quando si prende a frequentare i numerosi locali e si tira fino a tarda ora. Ciò avviene pressoché quotidianamente nel periodo estivo, ma anche i weekend invernali hanno in fondo – in al senso – il loro perché. Di qui l’idea, in questo secondo mandato del sindaco Antonello Denuzzo, di nominare proprio un assessore che se ne occupi per contemperare le diverse – e spesso contrapposte esigenze – tra chi fino a notte fonda lavora, chi la notte la vive e chi nottetempo vorrebbe soltanto riposare, magari in tutta tranquillità.
E, allora, ecco il questionario. Si accede da un sotto-dominio del portale Web istituzionale del Comune: www.politichenotte.comune.francavillafontana.br.it. La prima domanda è di natura personale, si chiede la mail del partecipante a questa sorta di sondaggio in senso ampio. Dopodiché si apre una schermata con tutte le domande, cui in seguito se ne potranno aggiungere delle altre.
Si chiede se a rispondere sia un maschio, una femmina o se si preferisca non specificarlo. Poi tocca all’età e alla zona di residenza, fino all’occupazione. Dopo le presentazioni e i convenevoli, si passa al merito della questione con quesiti del tipo: “Come ti sposti in città dopo le 20?”. Tre possibili risposte: in auto, in moto, a piedi, in bici.
E ancora: “In che misura il rumore esterno danneggia la qualità della tua vita?”. Quattro possibilità di risposta: non influisce; incide poco; molto, negativamente; molto, positivamente. “Quale di queste costituisce maggior fonte di rumore?”. Tre possibilità: traffico; vociare; sirene ambulanza/polizia. “Quanto spendi in media ogni volta che esci?”. Cifra da inserire libera: da zero a infinito.
“Di sera, preferisci frequentare Francavilla o i Comuni limitrofi?”. Due, ovviamente, le possibilità di scelta. “Quale zona della città prediligi frequentare?”. Tre opzioni: centro storico; periferie; viale Lilla. “Qual è il problema più serio che riscontri in città dopo le 20?”. Qui, risposta libera e da articolare a piacimento.
Si passa infine a domande un po’ più alla Marzullo, come: “L’economia della notte è per te un’opportunità o un problema?”. E poi: “Attribuisci un voto da 1 a 10 sull’offerta notturna di Francavilla Fontana”.
E ancora: “Quali sono le soluzioni migliori per aumentare l’attrattività delle zone più desolate?” Eventi; aiuti alle attività; migliore urbanistica; gestione del traffico. Infine: “Quali sono le soluzioni per migliorare la convivenza tra residenti e avventori di locali?”. Nell’ultimo quesito, al di là dei preamboli, vi è il cuore della questione: possono “movida” e diritto al riposo convivere senza eccessi? Ciò si chiedono gli amministratori francavillesi, ben sapendo di non poter mortificare del tutto un comparto economico – quello che gravita intorno alla notte – che è comunque rinomato e per certi aspetti trainante. Dall’altra parte, c’è chi invoca quiete perché magari all’indomani l’aspetta una dura giornata di lavoro, anche d’estate.
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