Nel pomeriggio del 7 maggio 2024, i carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce a carico di un 28enne oritano (minorenne all’epoca dei fatti) che deve scontare la pena di tre anni e tre mesi reclusione per il delitto di tentata estorsione, commesso a Oria nel mese di ottobre del 2012 nei confronti di un imprenditore agricolo.
L’uomo recapitò nella cassetta posta della vittima una lettera anonima manoscritta contenente una richiesta estorsiva pari a 50mila euro, minacciandolo di danneggiargli l’auto ed altri beni qualora non gli fosse stato consegnato il denaro richiesto in luogo, data, orari e modalità ben definite.
Infatti, all’imprenditore era stato intimato di lasciare la somma richiesta all’interno di una borsa nei pressi di un distributore di carburanti in disuso. L’imprenditore decise però di denunciare tutto ai carabinieri di Oria, temendo per la propria incolumità e per la sicurezza della sua azienda.
I militari – al comando del luogotenente Roberto Borrello – avviarono immediatamente le indagini, pianificando un servizio di osservazione che permise di identificare l’autore della tentata estorsione. L’uomo, recatosi sul luogo dell’incontro anticipatamente rispetto all’orario intimato, si era nascosto su un albero di ulivo e non appena la vittima sopraggiunse lasciando nel punto indicato una borsa, lo stesso se ne impossessò scendendo dall’albero per poi allontanarsi repentinamente a piedi. I carabinieri, che avevano monitorato tutti i suoi movimenti, intervennero bloccandolo prima che facesse perdere le proprie tracce e arrestandolo in flagranza di reato.
Dopo le formalità in caserma, l’uomo è stato condotto nel carcere di Brindisi.