Oria ha la sua biblioteca di comunità a Parco Montalbano: non solo libri, struttura polifunzionale. Ora si passa alla fase del trasloco

di Eliseo Zanzarelli

È ormai tutto pronto, manca solo il trasloco: la biblioteca comunale “De Pace – Lombardi” di Oria sbarcherà a Parco Sabba – Montalbano e sarà molto più che una semplice casa dei libri, tra i quali anche il fondo storico che conta circa 8mila pregiate “Cinquecentine”.

Ex sede dell’Oratorio Sing – Don Bosco

La nuova biblioteca, sorta nei locali che un tempo ospitarono l’Oratorio Sing – Don Bosco, sarà un luogo di aggregazione accessibile a tutti – compresi i disabili grazie ad ascensore e “scoiattolo” – dove non soltanto sarà possibile leggere e studiare ma anche frequentare i laboratori informativi, musicali e della ceramica.

Luogo d’incontro ai piedi del castello

Sarà un luogo d’incontro e, alle pendici del castello, ideale per la presentazione dei libri. Nata da un’intuizione della precedente amministrazione guidata dall’attuale sindaco Cosimo Ferretti, è stata finanziata dalla Regione Puglia (fondi Pon Fesr-Fse 2014-2020) con un milione e 200mila euro, anche se altri 200mila euro destinati alla gestione si sono persi per strada – tornati indietro – a causa dei ritardi nella chiusura del cantiere. Il trasferimento a Montalbano è una toccasana tanto per il fondo moderno, quanto per il fondo antico della biblioteca ospitata oggi negli scantinati del municipio: non il posto ideale per la conservazione dei volumi, anche perché piuttosto umido e in realtà anche un po’ nascosto. Ora si passerà al travaso dei volumi, che non è un’operazione semplice. Ce ne sono alcuni, infatti, che richiedono particolare cura e precauzioni, come peraltro indicato dalla Soprintendenza.

La soddisfazione del sindaco Ferretti: l’idea fu sua

“C’era qualcuno che forse faceva il tifo contro quest’opera che non potrà che arricchire culturalmente e giovare all’intera comunità – afferma il sindaco Ferretti – ma finalmente possiamo dire di avercela fatta, non senza i classici intoppi dei lavori pubblici e qualche ritardo di troppo: questa sarà a breve una biblioteca al passo coi tempi e capace di accogliere davvero chiunque, coi grandi spazi e i comfort di cui è attrezzata, nelle quattro stagioni dell’anno. Io ne sono fiero a titolo personale, ma tutti gli oritani ne devono essere orgogliosi perché questa è la biblioteca di tutti ed è ovviamente aperta anche a chi viene a trovarci da fuori, compresi i turisti”.

Aria condizionata e chiosco-bar annesso

A proposito di comfort, oltre a un moderno impianto di condizionamento, la struttura dispone oggi anche di un piccolo bar-punto ristoro che dà nel giardino proprio sotto le mura del maniero federiciano e con tanto di laghetto. Il bar nasce su una precedente struttura, che anni fa ospitava un esercizio pubblico dato in concessione dal Comune, nel tempo più volte data alle fiamme.

La soddisfazione dei tecnici

Comprensibilmente soddisfatti del risultato, nel corso di un sopralluogo concesso ieri a chi scrive, anche il responsabile dell’Ufficio tecnico, architetto Antonio Dattis, e il responsabile della biblioteca Antonio Carone: anche loro si sono spesi in questi anni per la buona riuscita del progetto e sono pronti a spendersi per il futuro di questo luogo. Carone in realtà quest’anno andrà in pensione, ma è disposto a dare il suo contributo anche dall’esterno, se l’amministrazione intenderà avvalersi della sua esperienza.
Già, il futuro.

Il futuro della biblioteca di comunità

L’idea prioritaria è quella di concedere la biblioteca in gestione – a un soggetto, ovviamente qualificato, da individuare tramite procedure ad evidenza pubblica e comunque sempre sotto la supervisione del Comune. Le potenzialità ci sono tutte per un posto che ha oggettivamente dell’incantevole e che si presenta prossimo a rivivere e brillare nuovamente di luce propria, come quella che s’insinua dai luminosi infissi con affaccio panoramico sul borgo federiciano.

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