Cadde in un pozzo di campagna quando, a Ferragosto 2022, era andato a raccogliere dei fichi d’India. Il corpo di Vincenzo Di Noi, torrese di 79 anni, fu ritrovato proprio in quel pozzo in contrada Grandizia, in agro di Torre Santa Susanna, dopo due giorni.
Il proprietario del terreno, un 79enne anch’egli di Torre, è stato rinviato a giudizio dalla gup del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli, mentre moglie e figli di Di Noi si sono costituiti parti civili con gli avvocati Cosimo Lodeserto e Antonio Morleo Tondo. L’imputato è difeso, invece, dagli avvocati Raffaele e Serena Missere.
Di Noi raggiunse quel fondo al mattino e non era più rincasato. Vigili del fuoco, volontari di protezione civile e forze dell’ordine si misero alla sua ricerca fino al macabro ritrovamento del 17 agosto.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Giuseppe De Nozza, il proprietario del terreno sarebbe responsabile di omicidio colposo per imprudenza e negligenza consistite nel non aver adottato le misure adeguate a tenere chiuso il pozzo – largo un metro e profondo otto, coperto dalla vegetazione – in un terreno non recintato.
La prima udienza è stata fissata per il prossimo 26 novembre.