“Chi adotta un amico trova un tesoro”. È questo il nome dato dall’amministrazione comunale di Oria a una campagna che si propone di contrastare il diffuso – e costoso – fenomeno del randagismo con incentivi a quanti si prenderanno cura di cani altrimenti destinati al canile a spese dell’ente: 500 euro per animale.
Benessere degli animali e contenimento della spesa pubblica
L’iniziativa è stata promossa nella Giunta del sindaco Cosimo Ferretti dall’assessore al Benessere animale Alfredo Proto ed è dettata anche da esigenze di contenimento della spesa pubblica.
Il Comune, infatti, ha l’obbligo di assicurare, mediante la gestione dei rifugi, il ricovero, la custodia e il mantenimento degli animali vaganti o randagi.
I costi di canili e rifugi altrui
Oria non dispone però di un proprio canile né di un rifugio, perciò deve “appoggiarsi” a strutture esistenti in altri comuni limitrofi. Nei mesi scorsi, a tal proposito, è stata rinnovata una convenzione con Mesagne per un costo giornaliero per cane ospite di 9,76 euro (Iva inclusa). I cani attualmente ricoverati sono sei, ma il numero è sempre variabile perché destinato a salire in caso di nuove catture o anche a scendere in caso di adozioni o decessi. La spesa complessiva oggi sostenuta dal Comune di Oria per tenere altrove i “suoi” cani è di circa 21mila euro annui, suscettibili d’incremento. Decisamente troppi, secondo Proto e l’intera amministrazione oritana.
Campagne di sensibilizzazione, sterilizzazione, vaccinazione e adozione
Di qui l’intenzione di correre ai ripari sia sensibilizzando sul tema del randagismo e promuovendo campagne di sterilizzazione, vaccinazione e microchippatura per i cani di proprietà – cosa già avvenuta di recente – sia incentivando le adozioni dei cani randagi da parte dei cittadini.
Il regolamento sul benessere degli animali, approvato da poco dal Consiglio comunale, prevede tra le altre cose che: “Il Comune, riconoscendo la funzione sociale dell’affidamento di cani randagi, da parte di soggetti privati e/o associazioni di volontariato, ritiene di incentivarla con un contributo economico per spese relative ad alimenti, spese veterinarie e vaccinazioni ovvero per l’acquisto di prodotti per il benessere dell’animale, il cui importo e modalità di erogazione saranno determinati dalla Giunta comunale in relazione agli stanziamenti di bilancio”.
500 euro per il primo anno
A quest’ultimo proposito, quindi, nei giorni scorsi l’esecutivo ha deliberato di poter concedere a coloro che si rendano disponibili all’adozione di cani, purché ospiti del canile e sotto la responsabilità del Comune di Oria, di un rimborso pari a 500 euro ad animale per il primo anno dall’adozione. Quei soldi serviranno a contribuire alle spese per la tenuta del cane ex randagio.
Le parole dell’assessore
“L’obiettivo principale di questa campagna – dichiara Proto, particolarmente sensibile alla tematica – è quello di dare dignità e affetto a questi poveri cani che in una famiglia, capace di dar loro amore, starebbero sicuramente meglio che in strada o in canile”. Non secondariamente, il Comune risparmierebbe un bel po’ di quattrini: un conto è concedere un contributo una tantum, un altro è mantenere un cane vita natural durante.