Il periodo pasquale indica sofferenza nei giorni della Passione e infine rinascita nella domenica della Resurrezione. Con garbo e senz’alcuna blasfemia, Il Bar Piacere – da sempre leader nel territorio in quanto a produzione pasticciera e dolciaria in genere – ha deciso di fondere, in questo 2024, una serie di accostamenti tra i significati universali e locali della Santa Pasqua.
Le uova come simboli di ripartenza turistica ed esportazione del brand all’estero
Sono quattro e variopinte, rigorosamente decorate a mano, e bellissime. Si tratta delle uova a tema Torneo dei Rioni proposte dal Piacere e destinate a una città del Belgio dove saranno ammirate e – anche se sembra quasi un peccato scomporle – gustate. Le uova, già apprezzatissime, sono state realizzate per lanciare i brand dei quattro rioni di Oria anche all’estero e intendono rappresentare un segnale di rinascita in termini di appetibilità e turistiche di un territorio sempre pronto a fare il salto di qualità, nella speranza che finalmente vi riesca. A far da sfondo agli stemmi araldici di Rione Castello, Judea, Lama e Santo Basilio, i simboli oritani (castello, un cavaliere in armi, porta degli Ebrei, porta Manfredi).
La colomba: che possa volare sopra le mura del castello e oltre
Nello stesso solco s’inserisce la vasta produzione di colombe pasquali per ogni palato. “L’idea di fondo in questa produzione – spiega Antino Piccione, titolare del Piacere – è che queste colombe possano spiccare il volo sopra le mura del castello e della cattedrale e consentire a Oria di spingersi oltre in una traversata per aria che non sia soltanto pindarica, ma reale. Che questa Pasqua possa, insomma, rappresentare un’occasione di rinascita e prosperità per un’intera comunità alla quale siamo fieri di appartenere”.
Il giardino e la cura degli spazi comuni
Da ormai qualche anno a questa parte, nel periodo primaverile ed estivo, Il Piacere mette a disposizione dei suoi ospiti un giardinetto prospiciente il municipio. Proprio in questi giorni è stato risistemato e reso rigoglioso e anche in ciò – con la primavera che finalmente comincia a fare capolino – si può scorgere un altro ammiccamento alla rinascita di cui sopra. Oltre che un implicito messaggio per tutti: se ciascuno si prendesse cura dello spazio pubblico a sé prossimo come fa con la propria casa, probabilmente Oria avrebbe un bel po’ di bigliettini da visita da mostrare a chi proviene da fuori.