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Prefettura: legittima elezione presidente Commissione pari opportunità

L’elezione del presidente della Commissione pari opportunità di Francavilla Fontana fu regolare. L’ha stabiliti con una nota la Prefettura di Brindisi, richiesta dalle opposizioni di un parere dirimente sulla questione. È stato precisato, in particolare, che “non sembra possibile applicare per analogia le norme dell’Ente locale relative alle Commissioni permanenti riguardanti il criterio dell’anzianità”.

Cos’accadde?

Ma cos’accadde? Il 26 ottobre si tenne l’insediamento della Commissione pari opportunità, i cui componenti erano stati già eletti dal Consiglio comunale. Nel corso di questa prima seduta si procedette all’elezione, da parte dei componenti, del nuovo presidente. L’assessore alle Pari opportunità Sergio Tatarano, presente alla seduta, in un primo momento, non prese parte alle votazioni perché riteneva di non potervi partecipare. Si proposero quindi due candidati: Davide Mastromarino (espressione della maggioranza) e Anna Ferreri (espressione delle opposizioni). Si votò e i due candidati presidente racimolarono cinque preferenze a testa.

Candidato anziano o altro?

Si creò, di fatto, uno stato d’impasse che per le opposizioni sarebbe stato facilmente superabile proclamando eletta la candidata anagraficamente più anziana e cioè Ferreri (criterio che si adotta, per esempio, nelle Commissioni consiliari permanenti). Poi accadde un po’ di tutto: Tatarano s’informò meglio col segretario comunale e apprese di aver diritto di voto, così – a urne già aperte – espresse la sua preferenza in favore di Mastromarino, che incassò l’elezione. Si propose anche di ripetere le operazioni di voto, col risultato comunque ormai scontato: nessuno avrebbe cambiato orientamento. Le opposizioni contestarono, anche sul piano politico oltre che formale, sia il voto a posteriori di Tatarano, sia soprattutto la mancata proclamazione di Ferreri quale candidato anziano tra i due a pari voti.

Le opposizioni si rivolgono al prefetto

Surreale fu considerata poi, sempre dalle opposizioni, la convocazione della Commissione da parte di un presidente non legittimato (convocazione puntualmente disertata da Ferreri e suoi sostenitori). Così, l’11 novembre fu interessata del caso la Prefettura, che avrebbe dovuto sciogliere il nodo con un pronunciamento definitivo.

Quel pronunciamento è giunto nei giorni scorsi a palazzo di città. Secondo l’Ufficio territoriale del Governo, che cita il Ministero, la Commissione pari opportunità presenta caratteristiche diverse rispetto alle Commissioni consiliari permanenti per composizione, nomina del presidente, funzioni esercitate e diversa collocazione nello Statuto (…)” e perciò non si può automaticamente applicare a essa, per analogia, le norme dell’ente relative alle seconde: diversa l’ipotesi che esse siano esplicitamente richiamate. Siccome nel caso francavillese non vi era alcun richiamo in tema di parità di voti del presidente, la votazione andava appunto ripetuta.

Tatarano: l’avevo detto

“È una buona notizia che dà ulteriore credito al lavoro della Commissione e del suo presidente, dimostratosi in questi mesi persona adeguata al ruolo”, commenta Tatarano. 

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