Di seguito il punto di vista di Anna Ferreri, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Francavilla Fontana, dopo la nota con la quale la Prefettura ha dichiarato legittima l’elezione di Davide Mastromarino quale presidente della Commissione pari opportunità, proprio a discapito di Ferreri:
Dopo la nota del Prefetto, l’assessore Tatarano ha immediatamente pubblicato un post sui social esultando alla notizia che l’Ufficio Territoriale del Governo non avesse accolto le osservazioni evidenziate.
“Vicenda comunque gestita male”
Pur prendendone atto, non può essere dimenticato il modo con cui l’assessore ha gestito la vicenda sin dall’inizio.
Dal suo voto a schede aperte ed a scrutinio già avvenuto, alla sua richiesta indirizzata al consigliere Mastromarino di convocare la commissione (in quale veste, non si sa), visto che in quella fase non aveva alcun potere o diritto, posto che non era stato ancora eletto.
“Convocazione del non-presidente per eleggere se stesso”
L’elezione riparatoria è avvenuta alla solo presenza dei componenti della maggioranza, nonostante una nota presentata da una parte della Cpo con cui si evidenziava la carenza di legittimazione del componente Mastromarino a convocare la seduta… per la sua elezione a presidente. Nota che molto democraticamente è stata ignorata.
“Commissione snaturata nella sua essenza”
In tutto questo, mi dispiace che questa commissione in cui credevo e che ho voluto con tutta me stessa, sia stata snaturata da tutto quello che è accaduto.
Sono comunque fiera di essermi battuta per far riconoscere i diritti e il rispetto della commissione pari opportunità che in questo caso sono stati calpestati.
“Io mai lasciata da sola, loro sì”
Sono felice anche perché in questa battaglia non sono stata lasciata da sola ma ho avuto al mio fianco tutti i miei colleghi, consiglieri di opposizione, che voglio ringraziare pubblicamente, per avermi supportato e difesa in tutto questo tempo, questa per me è già una vittoria.
Loro sì che hanno creduto nella giustizia, nella democrazia e nei valori delle pari opportunità e si sono battuti insieme a me perché trionfasse tutto ciò.
Ma in tutto questo tempo non ho visto nessuno dei consiglieri di maggioranza, degli assessori, dello stesso sindaco, spendere una parola nei confronti dell’assessore e del consigliere Mastromarino. Non una parola in loro difesa.
Io al posto loro forse qualche domanda me la sarei fatta.
“Le scelte ‘democratiche’ dell’assessore e del suo presidente”
Dovremmo chiederci tutti quanti perché oggi ci ritroviamo sempre democraticamente ad avere una commissione composta dall’assessore Tatarano, dal presidente Mastromarino e dalle componenti della Cpo, sempre presentate in modo asettico, senza mai avere avuto il piacere di essere presentate con nome e cognome.
A me pare che sia stato svilito lo spirito della stessa Commissione, così come originariamente ideata, ossia quello di mettere insieme un gruppo di persone che dovevano mettere al servizio della comunità le loro idee, la loro professionalità e competenza.
“Politica che influenza organo indipendente”
Una commissione che non doveva essere politicizzata al punto che tutte le decisioni venissero prese e suggerite solo ed esclusivamente dall’assessore e dal presidente della Cpo; il secondo voluto a tutti i costi dal primo.
Poco o nulla di politico doveva transitare in un’assemblea composta da sette componenti esterni e da soli tre consiglieri comunali.
La Cpo, come accaduto sino a ieri, avrebbe dovuto camminare sulle proprie gambe, senza interferenze di appartenenza, posto che la politica funge in questo caso solo da supporto.
“Reazione d’orgoglio da parte delle donne”
Comunque mi auguro che questa commissione e tutte le sue componenti (Aurora Pezzuto, Carmen Saponaro, Sara Bonifacio, Maria Marraffa, Maria Luana Garofoli, Francesca Mola, Ganga Di Pierangelo, Valentina De Comite), donne con poca esperienza, ma con tanta voglia di fare, possano finalmente far valere le loro idee e i loro diritti, senza piegare la testa verso i desideri di altri.