Ultima timbratura per Sardiello, non è più il portavoce del sindaco: comincia per lui una nuova avventura lavorativa. È stato prezioso per sei anni

Dopo sei anni, Vincenzo Sardiello non è più il portavoce del sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo. Sardiello ha ricoperto questo ruolo dal 2018, cioè dalla prima elezione – e per espressa scelta del primo cittadino – che in quell’occasione sconfisse al secondo turno Maurizio Bruno.

Sardiello ha cominciato da questa settimana un’altra sfida lavorativa, sempre nell’ambito degli enti locali.

Cerniera tra Comune e stampa

In tutto questo tempo, pandemia compresa, ha fatto da intermediario – a volte, da mediatore – tra il Comune e la stampa, sfornando numerosi comunicati e fornendo informazioni e contatti utili quando richiesto.

Il suo contributo da dietro le quinte è stato prezioso sia per la parte politico-amministrativa, sia per i colleghi giornalisti.

Chiunque gli succederà, ne raccoglierà dunque un’eredità pesantissima.

Gli anni (anche) dello Strillone

Sociologo, esperto d’arte contemporanea e scrittore, è stato presidente della “Casaccia” e collaborò nei primi anni – correva il 2011 – all’edizione allora cartacea dello Strillone coi suoi immancabili “elzeviri” nei quali si occupava di cultura. Lo Strillone è stato, insomma, una delle sue “case” e ne siamo fieri.

Al collega e, soprattutto, all’amico Vincenzo vanno le congratulazioni per il nuovo incarico e l’in bocca al lupo per il futuro. Si merita il meglio.

Il ringraziamento del vice sindaco

Un pensiero, al momento della sua ultima timbratura a Castello Imperiali, gliel’ha dedicato anche il vice sindaco Domenico Attanasi:

“Per sei anni Vincenzo Sardiello ha servito il Comune di Francavilla Fontana con discrezione, lealtà, professionalità e impegno. 

E si è fatto apprezzare non solo dalla parte politica che gli ha affidato un ruolo strategico all’interno della macchina amministrativa comunale, ma anche dai dirigenti e dai dipendenti del Comune con i quali ha avuto modo di rapportarsi innumerevoli volte come autentica cerniera tra organi di indirizzo politico e apparato burocratico. 

Oggi che Vincenzo lascia il suo incarico per una nuova e meritatissima sfida professionale, sento il dovere di ringraziarlo per il grande lavoro svolto, ma soprattutto per le tante volte in cui avrebbe avuto tutto il diritto di mandarmi (e mandarci) a quel paese e non lo ha fatto. 

Ad maiora!

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