Divieto di sacchi neri per l’indifferenziata, Iaia (Fdi): “Situazione indecorosa per le strade e si pone anche un problema di riservatezza”

Di seguito una nota da parte del consigliere comunale di Francavilla Fontana Michele Iaia, capogruppo di Fratelli d’Italia:

“È di qualche giorno fa l’Ordinanza del Sindaco di Francavilla Fontana sulla modalità di esecuzione della raccolta rifiuti. Molte sono le perplessità.

In prima battuta si rileva che il provvedimento, che pure contiene importanti novità che incidono sulle comuni abitudini di famiglie, imprese ed attività economiche non è stato adeguatamente e per tempo portata a conoscenza della comunità.

Michele Iaia

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Le nostre strade sono arredate da cumuli di sacchi di spazzatura non ritirati, in quanto considerati “rifiuti non conformi”.

Ciò implica seri problemi di igiene e di decoro in una città che sta restituendo un’immagine di abbandono e di degrado.

Per di più l’Ordinanza, che mette al bando l’uso di sacchi neri per le frazioni di non riciclabile, poco potrà incidere sulle scarse performance in termini di percentuali di differenziata della città di Francavilla Fontana, ma tende a ricalcare pedissequamente le richieste della ditta appaltatrice.

Nello stesso provvedimento si legge dapprima che i rifiuti non riciclabili devono essere raccolti in sacchi completamente trasparenti, per poi aprire alla possibilità di adoperare anche buste semitrasparenti. Regna l’incertezza.

Certo che il Sindaco avrebbe almeno dovuto pretendere la fornitura per i cittadini dei sacchetti, che tutto sommato, sarebbero pure “compresi nel prezzo”, senza che ci si debba arrovellare sulle tipologie di buste gradite o sgradite.   

L’amministrazione comunale dimentica che, nel caso di raccolta porta a porta, vi sono da osservare anche le norme sulla riservatezza. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (non solo) ha a più riprese affermato che l’obbligo di utilizzo di sacchetti trasparenti può implicare violazioni della sfera di riservatezza di ciascuno, atteso che il contenuto potrebbe essere visionato ed esaminato da terzi.

Si pensi al caso degli studi medici o delle banche.

Bene avrebbe fatto l’amministrazione comunale a tutelare maggiormente la comunità, organizzando con la ditta appaltatrice una serie di servizi volti proprio a migliorare gli obiettivi della corretta raccolta differenziata.

Possibile che si pretendano modifiche unilaterali sempre a carico del cittadino e non si riesca ad aprire una discussione sulle condizioni di igiene e decoro di tutto il tessuto urbano, con particolare riferimento al centro cittadino ed al quartiere San Lorenzo?

Interrogativi che restano irrisolti, mentre incombe lo spettro degli aumenti delle tariffe TARI”.

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