Quell’immobile avrebbe dovuto rappresentare un importante punto di riferimento per il sociale, invece per il momento non se ne farà nulla. Le colpe, per giunta, se di colpe si può parlare, non sono attribuibili ad alcuno. O forse sì, un ruolo importante se non fondamentale l’ha giocato la pandemia.
Comune e cooperativa sociale Emmanuel, nei giorni scorsi, hanno risolto consensualmente il contratto che li legava per la gestione di un centro polivalente per disabili e anziani nei locali pubblici dell’ex “piazza coperta” in vico Pistola.
Proprio il biennio “nero” delle restrizioni da Covid e nonostante gli accorgimenti e le migliorie apportati dal gestore, ha impedito che i servizi decollassero. Né l’ente né il soggetto privato, insomma, sono riusciti a offrire quanto inizialmente si erano prefissi. La Giunta, guidata dal sindaco Cosimo Ferretti, ha quindi deciso di accettare lo scioglimento del vincolo.
I locali in questione furono già a suo tempo adibiti a centro sociale per anziani denominato “Santo Annibale Maria di Francia” e gestito da un Comitato sulla base di un apposito regolamento comunale . Qualcosa di comunque migliorabile e che infatti il Comune pensò di migliorare, concedendolo a “soggetti esterni del terzo settore che, con la loro esperienza, promuovessero la partecipazione degli utenti e garantissero l’efficacia e l’efficienza della gestione”.
Un servizio che riguardasse non soltanto gli anziani, ma anche i disabili. Ne seguì una procedura ad evidenza pubblica per ottimizzare modalità organizzative e servizi ospitati nell’immobile “sia per l’adeguamento alla normativa vigente in materia, sia per un miglioramento dell’offerta rispetto alla domanda effettiva, soprattutto grazie a una maggiore flessibilità organizzativa”.
L’impegno profuso per perseguire lo scopo è piuttosto recente, risale al 2019 (amministrazione di Maria Lucia Carone) quando il Consiglio comunale dette l’ok all’adozione di tutti gli atti per l’affidamento in concessione dell’immobile. Con la determinazione del responsabile dei Servizi sociali del 29 novembre dello stesso anno, poi, si procedette anche in via burocratica.
Il soggetto cui si sarebbe dovuto concedere l’immobile di vico Pistoia avrebbe dovuto: gestire il servizio ludico ricreativo, di animazione e socializzazione per i disabili e gli anziani, con laboratori per attività manuali, espressive e ricreative per favorire socializzazione e integrazione sociale. La gara se l’aggiudicò per cinque anni proprio agli albori della pandemia (l’ultimo verbale è datato 9 marzo, giorno del lockdown italiano) la società cooperativa Emmanuel con sede legale a Lecce.
Una partenza decisamente sfortunata e, infatti, le fosche premesse trovarono conferma in seguito. “Nonostante le attività di informazione e comunicazione poste in essere dalla cooperativa – si legge nella delibera di Giunta dello scorso 21 febbraio – anche con il coinvolgimento diretto del Comune di Oria, finalizzate a reperire l’utenza utile a consentire l’apertura delle strutture, ad oggi i due centri sono chiusi e inattivi”.
Il gestore non solo non ci ha guadagnato ma ci ha addirittura perso, nel momento in cui ha ampliato la superficie per adeguarsi alle direttive ministeriali e regionali per contenere la diffusione del Coronavirus.
Di qui, lo scorso 19 febbraio, la richiesta della coop di sciogliere consensualmente il contratto. Richiesta accolta senza penali. L’amministrazione rientra in possesso dell’ex piazza coperta e deciderà in seguito cosa farne.
Eliseo Zanzarelli