Nuovo “pentito” racconterà la Scu ai magistrati: gruppi criminali tra Oria, Erchie, Brindisi, San Donaci, Cellino San Marco, Trepuzzi e San Pietro

La Direzione distrettuale antimafia di Lecce può avvalersi di un nuovo collaboratore di giustizia nella lotta alla criminalità organizzata e in particolare alla Sacra corona unita. Si tratta del 37enne di San Pietro Vernotico Cesare Sorio noto come Alberto. Questi, arrestato il 12 dicembre scorso dalla polizia per un traffico di droga tra Sud-Brindisino e Nord-Leccese, ha ammesso gli addebiti a suo carico e dichiarato di poter raccontare quanto da lui vissuto dall’interno di un sistema del quale ha fatto parte fino a un mese e mezzo fa.

Dopo una prima bocciatura del gip, dopo il ricordo della pm Carmen Ruggiero, il Riesame ha riconosciuto per quell’indagine il 416 bis (associazione per delinquere di tipo mafioso) a quattro degli indagati: Fabrizio Annis (43enne di San Pietro), Salvatore Perrone (58enne di Trepuzzi), Carlo Coviello (47enne nato in Germania e residente a Trepuzzi) e Cristian Lazzari (41enne nato a Campi Salentina e residente a Trepuzzi).

Sorio ha già detto di essere stato legato a Fabrizio e Gimmi Annis, tenendone la cassa e occupandosi del traffico di stupefacenti. Nei 180 giorni concessigli potrà svelare nomi e fatti nuovi rispetto a quelli cui già sono risaliti investigatori e inquirenti.

Oltre ad aver già fatto riferimento ad alcuni tra i presunti protagonisti del “giro”, Sorio ha assicurato di poter riferire di “rapporti con gruppi criminali operanti a Oria, Erchie, Brindisi, San Donaci, Cellino San Marco, Trepuzzi e San Pietro”.

Tra le prime dichiarazioni interessanti anche riferimenti a Giovanni Donatiello e ai fratelli Bruno, ma anche ai presunti affari della mala per quanto concerne(va) il superbonus edilizio del 110 per cento. Il racconto è appena cominciato e seguiranno altri particolari, ovviamente tutti da riscontrare.

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