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Arrivano otto nuovi agenti di polizia locale, ma il concorso bandito nel 2019 è annullato. Curto: “Sconcezza inaudita, urgono spiegazioni”

“Bisogna riconoscere alla Giunta Denuzzo un certo acume mediatico per aver fatto in modo che la notizia dell’arrivo di ben otto agenti della Polizia Locale si sovrapponesse e oscurasse la Determinazione nr. 38 del 16-1-2024 con cui è  stata disposta la revoca della procedura di concorso pubblico per agenti della Polizia locale  datata 6 novembre 2019. Epperò nessuna abilità mediatica può rendere meno censurabile – sotto i più diversi aspetti – un provvedimento che, pur recando la firma del Dirigente, pur tuttavia è ascrivibile per intero a volontà politica”.

A dichiararlo, è l’ex Senatore Euprepio Curto, ormai  oppositore in servizio permanente effettivo della Giunta Denuzzo.

“Il provvedimento di revoca del Bando di Concorso per agenti della Polizia Municipale – ha proseguito l’avvocato Curto – è di una sconcezza inaudita, in quanto fa cadere nel vuoto le attese di centinaia di giovani che nel 2019, ossia circa cinque anni fa, avevano sperato di poter partecipare a tale bando di concorso. Che nel corso degli anni l’attuale Amministrazione non abbia ritenuto di fornire un qualsiasi chiarimento e/o giustificazione sul perché non si sia svolto questo concorso, non può che fare ritornare alla mente l’arcinoto detto andreottiano, secondo il quale “a pensar male si fa peccato, ma frequentemente ci si azzecca..”.

“Ebbene, chi scrive – ha incalzato l’ex senatore – è disponibile a “peccare” e a denunciare il fatto che ormai nella città degli Imperiali si è instaurato un “Sistema” di potere, del quale peraltro la parte politica è sicuramente partecipe, ma nel non edificante ruolo di comprimario, in quanto, guarda caso le scelte vanno tutte in una certa direzione geografica…”.

“Sarebbe ora – ha concluso Curto – che il Consiglio comunale per intero, ivi compresi i consiglieri di maggioranza, chiedesse spiegazione sulla ennesima fumata grigia proveniente dai caminetti di Palazzo Imperiali. Con tanti saluti ai giovani francavillesi delusi da questa ultima “perla” ad opera della  tanto strombazzata “politica del cambiamento”.

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