Pista d’atterraggio per elicotteri e manutenzione piscina abusivi, avviso di conclusione a Ferrarese e il suo progettista: “Sono indagato per aver decostruito”

Massimo Ferrarese e il suo progettista Massimo Moretto, 61 e 63 anni, sono indagati per dei presunti abusi edilizi presso Lena Boutique Resort, che sorge in contrada Palombara a Oria. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura sono finiti un “eliporto” – così è definita la pista d’atterraggio per elicotteri nelle carte dell’inchiesta – e una piscina, la cui realizzazione non è ritenuta conforme alla normativa dal sostituto Giuseppe De Nozza.

Ferrarese e Moretto hanno nei giorni scorsi ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. L’ex presidente della Provincia di Brindisi, oggi commissario peri i Giochi del Mediterraneo 2026, propose ricorso al Tar avverso l’ordinanza di demolizione dei manufatti recapitatagli due anni fa dal Comune.

L’ipotesi della pubblica accusa è che la realizzazione della pista di atterraggio per elicotteri – destinato agli ospiti della struttura ricettiva – andasse sottoposta ad autorizzazione paesaggistica e che quindi non fosse sufficiente una semplice denuncia d’inizio lavori (Scia): disturberebbe il cono visuale del castello e violerebbe il vincolo urbanistico. L’opera in calcestruzzo è larga 24 per 23 metri e alta 10 centimetri.

La piscina, invece, sarebbe stata falsamente stata dichiarata come risalente al 1967 e anche in questo caso fu presentata una semplice scia per manutenzione straordinaria.

“Vivo un paradosso, sono indagato per aver decostruito: il pavimento esterno è passato da mille a 400 metri quadri, mentre la piscina da 25 a 20 metri lineari”, sostiene Ferrarese, difeso nel giudizio amministrativo dall’avvocato Pierluigi Portaluri e nel procedimento penale dall’avvocato Roberto Palmisano.

“L’idea di realizzare un posto sul quale potessero atterrare gli elicotteri – spiega ancora l’imprenditore – nacque come utilità secondaria rispetto all’esigenza di realizzare una pavimentazione per le palme del vivaio, un’opera a terra per la quale il mio tecnico optò per la Scia”.

“La piscina fu realizzata a inizio anni ’70, 35 anni fa fu accatastata e fu rilasciata l’agibilità per l’intero immobile. Quella stessa piscina quando per decenni c’erano rane e girini a nuotarci andava bene e ora che possono nuotarci le persone non è più a norma?”.

Un vecchio pallino quello di Ferrarese sul turismo a Oria: qualche anno fa, ideò un albergo diffuso per il centro storico con club house e piscina comuni in località Monte Paolotti: “Due fondi immobiliari – ricorda – erano già pronti a investire milioni di euro nel progetto di acquisizione e realizzazione, ma per il momento ho accantonato tutto: già per molto meno sono stato costretto a difendermi, e lo farò. Una cosa tengo a dire riguardo Villa Lena: tutto, proprio tutto, è stato fatto alla luce del sole”.

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