Nove arresti, nella serata di lunedì, tra Francavilla Fontana e Villa Castelli. L’ipotesi di reato contestata è quella di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso: otto degli indagati sono finiti in carcere, uno ai domiciliari. Il Riesame di Lecce ha dato ragione alla Procura, che aveva impugnato la mancata concessione delle misure cautelari da parte del gip del Tribunale di Brindisi.
Le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia francavillese risalgono a un periodo compreso tra ottobre 2020 e luglio 2021, quando fu scoperto un fiorente traffico di droga – perlopiù cocaina, ma anche hashish e marijuana – riconducibile per l’appunto ai nove indagati. Tre di loro (tra cui una donna) si occupavano principalmente delle forniture, mentre gli altri sei dello spaccio. Furono documentati scambi di stupefacenti tra i 50 e i 950 grammi.
Cinque degli indagati furono arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini, arco temporale durante il quale furono anche sequestrati cinque chilogrammi di cocaina. Lo smercio della droga avveniva soprattutto in luoghi periferici come zone di campagna o piazzole di sosta lungo le strade provinciale e statali, ma anche nell’abitazione di tre degli arrestati.
Incontri fugaci lontano da occhi indiscreti. Sulla legittimità delle misure, in questi due anni e passa, si è pronunciata anche la Cassazione, ma i ricorsi sono stati tutti respinti, fino a quando il Riesame non ha emesso le nove ordinanze di custodia, ritenendo evidentemente ancora sussistenti le esigenze cautelari.
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