Sono ricomparse le pericolose scorribande dei tre cani neri – uno dei quali con guinzaglio – che un mese fa si erano resi di una strage di gatti a Oria. I cani, tornati a Francavilla Fontana dopo essere stati cacciati a Oria anche con l’ausilio di anestetici a distanza, sono entrati in azione nelle prime ore del mattino di domenica lungo la strada comunale Massimiano, in prossimità del popoloso quartiere San Lorenzo. Il bilancio del loro raid, denunciato sia ai carabinieri che alla polizia locale, questa volta è di una donna e un gatto feriti e di un altro felino morto dopo essere stato sbranato. Da qualche tempo a questa parte, in quella stessa area, rurale ma urbanizzata, si registra un’anomala morìa di animali.
I fatti. Nella nottata tra sabato e domenica, una coppia proprietaria di una villetta di campagna con un giardino recintato di circa mille metri quadri è stata svegliata nel sonno dal ringhiare di cani e da miagolii acuti di gatti. La padrona di casa, preoccupata, si è affacciata di fuori e ha notato la presenza nel suo fondo di tre cani neri, intenti ad azzannare uno dei suoi gatti. Si è lanciata contro il branco per difendere il suo micio, ma è stata a propria volta aggredita da uno dei cani che le ha anche strappato il pigiama. [Continua dopo le foto]
Dopo un po’, ancora assonnato, si è affacciato suo marito, che ha cominciato a gridare e con un bastone ha messo in fuga i tre intrusi. Li ha visti coi suoi occhi mentre scavalcavano con una certa agilità il muretto perimetrale del suo terreno, alto circa un metro e mezzo (un metro di tufi e mezzo metro di rete). Poco più in là dal gatto salvato in extremis – sottoposto a intervento veterinario, ma ancora in pericolo di vita – ce n’era un altro già ammazzato.
L’indomani, l’episodio è stato posto all’attenzione delle forze dell’ordine ancora memori dei fatti di Oria, che le avevano tenute impegnate per diversi giorni. Gli indizi che portano a quello stesso branco sono troppi per trattarsi di altri quadrupedi: molossi, si spostano sempre in tre e solo uno di loro porta un collare. Difficile non si tratti dei famigerati Shyla, Branco e Byron, gli stessi che – seppur definiti fobici dagli addetti ai lavori – a fine ottobre avevano seminato il panico a Oria e si scoprì essere intestati al Comune di Francavilla Fontana. Dopo essere transitati dal canile, trascorsi due mesi erano stati rimessi in libertà in quanto ritenuti non pericolosi per l’uomo. Ora si spera non ci si trovi davanti a una nuova puntata della saga dei cani killer, che per giorni e giorni aveva appassionato un’intera comunità a pochi chilometri di distanza dalla Città degli Imperiali.