Sarà effettuata lunedì prossimo l’autopsia sul corpo di Cosimo Di Giovanni, ex vice sindaco di Oria, deceduto tra sabato e domenica scorsi in ospedale a Brindisi. Il 69enne era stato trasportato in pronto soccorso per via di un blocco intestinale, ma poco dopo la mezzanotte il suo cuore ha cessato di battere. I familiari hanno subito messo al corrente dell’accaduto le forze dell’ordine – in particolare, i carabinieri – circa un presunto caso di malasanità e il pubblico ministero di turno Alfredo Manca ha dapprima disposto il sequestro della salma e della documentazione medica, in secondo luogo l’accertamento tecnico irripetibile sul cadavere.
In passato, Di Giovanni era stato un paziente oncologico ma dal quel male si era ripreso e secondo quanto raccontano i parenti – a parte quel problema all’intestino – ultimamente pativa soltanto qualche acciacco compatibile con l’età, comunque nulla di apparentemente in grado di metterne a repentaglio la sopravvivenza. Di qui la volontà di fare chiarezza sui fatti di una settimana fa da parte della famiglia, assistita dall’avvocato Euprepio Curto che di Di Giovanni è stato soprattutto un amico di vecchia data (i due hanno anche condiviso numerose esperienze politiche).
Il traporto del 69enne al Perrino è avvenuto sabato sera, a seguito di un problema intestinale che si protraeva da qualche giorno e che si sperava potesse essere risolto grazie alle cure ospedaliere. Di Giovanni è stato preso in carico dal personale del pronto soccorso, che ha cominciato a somministrargli una terapia farmacologica per via endovenosa quando a un certo punto è entrato in coma profondo e rivelatosi dapprima irreversibile, poi fatale, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione praticatigli. L’ora del decesso si collocherebbe intorno alla mezzanotte e mezza di domenica, ma la morte del familiare – del tutto inattesa – è ritenuta quantomeno anomala dai congiunti.
Ne sono scaturiti la denuncia presso il Comando provinciale dei carabinieri, l’intervento della Procura, i sequestri della salma e della documentazione e infine la fissazione dell’esame autoptico, che sarà eseguito dal medico legale Sara Sablone, del Policlinico di Bari, lunedì prossimo alle 10 nel reparto di Anatomia patologica del nosocomio brindisino. L’autopsia potrebbe aiutare a meglio comprendere – anche grazie al prelievo di campioni biologici – le cause della dipartita e se davvero si possa ipotizzare una colpa medica o comunque sanitaria. Consulente tecnico di parte sarà invece il medico legale Donato Sardano.
In passato, il 69enne aveva combattuto contro un tumore, ma dopo essersi sottoposto a diversi trattamenti si era ripreso, tanto da aver deciso alle amministrative del 14 e 15 maggio scorsi di ricandidarsi consigliere comunale a sostegno del “suo” sindaco Cosimo Pomarico, di cui fu vice tra l’8 ottobre 2012 e il 18 maggio 2016 con deleghe a Servizi sociali e scolastici, Ecologia, Igiene e decoro urbano. Sin dai suoi esordi nella politica locale, Di Giovanni ha militato nelle fila del centro (Democrazia cristiana, Unione di Centro) e del centrodestra (Fi è stato l’ultimo suo partito).
Di Giovanni, in salute a parte che per qualche acciacco (nulla di serio), immagina va in cuor suo di poter ancora dare il suo contributo in Comune, dopo quell’esperienza – terminata sette anni fa – che gli era piaciuta, eccome. Resta da capire se quella morte si sarebbe potuta in qualche modo evitare.
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