È stata sospesa per sei mesi, e in quel lasso temporale non percepirà neppure lo stipendio, la coordinatrice del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi che postò sul social network Facebook le sue foto mentre ricuciva un cadavere. Il provvedimento è stato adottato dall’Asl di Brindisi e la sospensione si somma a quella cautelare di un mese disposta nelle more del procedimento disciplinare. Da parte della direzione sanitaria anche un esposto alla Procura di Brindisi. La foto finita nell’occhio del ciclone fu postata il primo maggio scorso accompagnata da una didascalia: “Quando ero piccola, la sarta mi diceva (in dialetto): ‘Filo lungo, maestra pazza’. Si è avverato tutto”.
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