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Commissione pari opportunità, le opposizioni: “Il caso grottesco continua: convocazione da parte di un non-presidente per far rieleggere se stesso”

Una nota da parte dei consiglieri comunali di opposizione a Francavilla Fontana Michele Iaia – Fratelli d’Italia, Anna Ferreri – Fratelli d’Italia, Francesco Birtolo – Insieme con Iaia Sindaco, Cosimo di Maria – Insieme con Iaia Sindaco, Alessio Curto – Forza Italia, Maria Passaro – Libera Francavilla, Antonella Iurlaro – La Città di tutti:

“Consigliamo liberamente all’assessore Tatarano di riporre la pazienza nella ricerca delle ragioni per le quali, in occasione del voto segreto, sia venuta meno la sua maggioranza, ritrovandosi a gestire maldestramente un risultato che non era di suo gradimento.

L’assessore persevera nell’equivocare il diritto al voto con l’esercizio del voto. Probabilmente non si è ancora reso conto che in discussione non è appunto il suo diritto, peraltro esercitato nel 2019 allorquando fu eletta la presidente della Commissione, ma il fatto che, al pari di tutti gli altri, non possa votare ad operazioni concluse, con schede già scrutinate ed aperte davanti ai suoi occhi.
È un concetto talmente elementare, parte integrante del patrimonio democratico comune, da divenire persino difficile doverlo rilevare.

A risultare scorretto è proprio l’assessore alle pari opportunità, che ha invitato il componente Mastromarino, nei suoi desideri “presidente eletto”, a convocare la Commissione per ripetere la votazione.
Inverosimile il fatto in sé, surreale ed illegittima la convocazione da parte di un componente sprovvisto di potere in tal senso, che ha eseguito passivamente.

Il risultato è un film basato su realtà parallele, nel quale sette componenti su undici della C.P.O., compresi l’assessore ideatore della convocazione e l’autoproclamatosi presidente, hanno proceduto a votare nuovamente il presidente, sebbene secondo l’assessore Tatarano già validamente eletto con sei voti, ricomprendendo quindi il suo, giunto a schede aperte e conteggiate.

Si è di fronte ad un caso grottesco per come si sono svolti i fatti e particolarmente grave per lo scarso senso della libertà di espressione e della partecipazione democratica che si annida in modo pesante e che viene fuori nei momenti del confronto.

Sulla convocazione da parte del “non-presidente” la consigliera comunale Maria Passaro ha presentato un’interrogazione finalizzata a comprendere quale sia la posizione sotto il profilo amministrativo del sindaco, rimasto in silenzio sul piano politico.

Persino per la Commissione Pari Opportunità, organismo di tutela e di presidio dei diritti, si ripetono interferenze padronali e paternalistiche, con le quali si tenta di tenere sotto controllo il funzionamento della Commissione, con il capriccio di nominare un presidente di gradimento, in linea con i punti di vista dell’assessore”.

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