L’assessore Sergio Tatarano replica alla nota con la quale parte delle opposizioni era tornata sul caso Commissione pari opportunità del Comune di Francavilla Fontana, per l’elezione del cui presidente proprio Tatarano, in qualità di presidente uscente, aveva espresso – a urne aperte e scrutinio terminato – il suo voto in favore di Davide Mastromarino (che era pari con Anna Ferreri):
“Dopo l’ennesimo sgradevole comunicato di una parte dell’opposizione (fortunatamente, non tutta), sono costretto a tornare sull’argomento cpo per stigmatizzare l’evidente tentativo di qualcuno di ostacolare il funzionamento di quell’organo. Ora: sorvolando sulla scorrettezza e sulla macroscopica tardività delle obiezioni della consigliera Ferreri (che come noto non ha avanzato alcuna contestazione nel corso della seduta di insediamento), mi preme solo riportare un dato di verità sul doppio parere richiesto al segretario.
Quest’ultimo, scomodato perfino sull’interpretazione di un articolo chiarissimo, ha in primis confermato che l’assessore ha diritto di voto al pari di ogni altro componente della commissione.
Il secondo quesito, del quale è stato investito anche e perfino il prefetto, riguarda invece il da farsi nel caso di parità di voto tra candidati alla presidenza, stante l’assenza di disposizioni del regolamento sul punto.
Anche su questo la linea scelta dalla commissione in modo unanime (sottolineo unanime, salvo successivi ed opportunistici ripensamenti) ha avuto il conforto del segretario che si è pronunciato già durante la seduta e poi anche successivamente, per iscritto, in maniera categorica confermando di aver “suggerito alla Commissione di procedere ad una nuova votazione”, ritenendo il criterio dell’anzianità non condivisibile.
Che Mastromarino sia presidente, cosi come Pezzuto vice, non lo dico io, ma lo ha stabilito un organo collegiale senza che nessuno sollevasse alcuna contestazione nel corso della seduta. E nonostante ciò, ho chiesto ed ottenuto dal presidente eletto che si svolgesse una nuova seduta ad hoc per superare qualunque dubbio o perplessità. Ma è evidente che anche tale passaggio dovesse essere osteggiato da chi oggi intende solo continuare a polemizzare col sottoscritto. Pazienza”.
