Sarà celebrata il prossimo 14 novembre dinanzi alla gup del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore l’udienza preliminare a carico degli otto imputati a seguito dell’indagine per l’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ammazzato sotto casa sua in via Occhibianchi, a Francavilla Fontana, intorno alle 17.30 del 9 novembre 2022. L’unico imputato anche per omicidio è il 21enne Christian Candita, mentre il suo presunto complice L.B. – minorenne all’epoca dei fatti – è a processo solo per i reati inerenti la droga (per lui procede la Procura dei minori di Lecce). Oltre a loro due, sono imputati (estranei all’omicidio ma coinvolti in un presunto “giro” di stupefacenti) la 53enne Annunziata D’Errico, madre di Stasi, Pasquale Moldavio di 31 anni, Giovanni Di Cesaria di 25, Marirosa Mascia di 25, Sara Canovari di 21 ed il 40enne Cosimo Candita. Risiedono tutti a Francavilla Fontana.
Candita è difeso dall’avvocato Maurizio Campanino, mentre Borraccino da Michele Fino. Candita, oltre che per concorso (con Borraccino) in omicidio aggravato da premeditazione e futili motivi, è accusato dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza anche (come Borraccino) di detenzione e porto di armi, spari in luogo pubblico e reati inerenti, appunto, la droga. Tra gli imputati figura anche Annunziata D’Errico, 53 anni, madre di Stasi: quale imputata è difesa dall’avvocato Francesco Monopoli, quale parte offesa – per la perdita del figlio – è assistita dall’avvocato Domenico Attanasi dello Studio Open Avvocati (che tutela anche il padre di Paolo Stasi e la sorella Vanessa).
L.B., alla presenza del suo legale, ha confessato l’omicidio di Stasi, ma escluso la premeditazione. All’origine della spedizione punitiva nei confronti del 19enne ci sarebbe stato un debito di droga pari a circa 5mila euro contratto da lui e dalla madre. Stasi pare che a un certo punto, sentitosi pressato, avesse minacciato di raccontare della droga alle forze dell’ordine. La pubblica accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza.
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