Il racconto di una lettrice circa quanto le sarebbe accaduto domenica scorsa tra gli ospedali di Francavilla Fontana e Taranto:
“Domenica sera mi sono recata al pronto di Manduria per una consulenza pediatrica perché mia figlia di otto anni aveva 38 di febbre, scariche di diarrea e vomito, ma mi hanno dirottato a Francavilla Fontana perché a Manduria non c’è lo Scap (Servizio di consulenza pediatrica ambulatoriale).
Ero molto preoccupata perché, oltre alla febbre, mia figlia aveva avuto già 20 scariche di diarrea e 20 di vomito, tanto che era stremata. Sono quindi andata al pronto soccorso di Francavilla Fontana, dove mi hanno indirizzata al Servizio pediatrico.
Qui la dottoressa si è quasi stupita del fatto che avessi portato la bambina e mi ha detto di farla scaricare e dormire perché una bambina di otto anni non si disidrata e che anzi portandola in ospedale avrei potuto provocarle un trauma.
Il suo consiglio di riportarla a casa come se nulla fosse, senza neppure una flebo, non mi ha convinto e quindi ho deciso di portare mia figlia al Santissima Annunziata di Taranto, dove la bambina è stata subito portata in pediatria, le sono state fatte le analisi del sangue oltre a iniezioni e flebo. Era sfinita e ha cominciato pian piano a riprendersi. E per fortuna che non aveva nulla e sarebbe passato tutto da solo!
Ho quindi notato la differenza di trattamento umano e del caso clinico tra Francavilla Fontana e Taranto, ricordando come a Manduria un tempo avessimo pediatri efficienti ed empatici. Il problema ora è risolto, ma mi viene da pensare che a Francavilla Fontana fosse stato sottovalutato…”