Continua a far discutere il caso dell’operatrice sanitaria che lo scorso primo maggio ha postato delle foto su facebook mentre era impegnata nella sutura di un cadavere dopo un’autopsia. Sulla questione ha preso posizione Domenica Argese, presidente dell’Ordine tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm) e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Pstrp), la quale ha espresso “ferma disapprovazione” e ha aggiunto: “L’accaduto è grave e censurabile in sé, a prescindere dal profilo di chi ha agito. In queste ore l’ordine sta raccogliendo e vagliando in modo dettagliato informazioni e documenti su quanto avvenuto, al fine di agire prontamente nei confronti della collega, nel rispetto della normativa, dei valori etici e dei principi deontologi ci di riferimento”.
Prosegue la presidente: “Resta un gesto deprecabile e inaccettabile, lesivo della dignità e del corpo di quella persona, nonché delle professioni sanitarie e che vìola i principi a cui tutti gli iscritti all’ordine sono tenuti a ispirare il loro agire. L’approccio e la pubblicazione della foto sono estremamente inappropriati e contrari all’etica e alla deontologia professionale, pertanto da censurare con fermezza, anche in forza delle chiare indicazioni che sin dal 2017 le nostre istituzioni hanno fornito agli iscritti proprio in tema di ‘diffusione di foto e video da parte di esercenti le professioni sanitarie realizzati all’interno di strutture sanitarie'”.
L’Ordine Tsrm e Pstrp di Brindisi, quindi, ha avviato “un’approfondita indagine interna e adotterà tutte le misure necessarie per intraprendere l’azione disciplinare nei confronti della professionista”, è scritto.
Per il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Brindisi, Arturo Oliva, poco importa l’appartenenza dell’autrice a questa o quella categoria professionale in quanto il suo comportamento “offende indistintamente tutti i professionisti della salute impegnati quotidianamente a cercare di lenire ed attenuare sofferenze fisiche e psichiche dei malati e delle loro famiglie e a garantire sempre la dignità dovuta alla persona, anche quando defunta”.
“Oltre alla mancanza di buon gusto – prosegue – richiamata dal presidente della Federazione nazionale dei medici, dott. Filippo Anelli, registriamo la profonda indignazione e amarezza dei tanti operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e decoro, affrontano le varie fasi dell’assistenza sanitaria nelle strutture della provincia e che hanno sentito il dovere deontologico e la necessità di dissociarsi ufficialmente. LOmceo di Brindisi attiverà ogni azione utile alla difesa ed alla salvaguardia del decoro della professione, a partire dalla convocazione, urgente, di tutti i medici del servizio di Anatomia Patologica del P.O. ‘Perrino’ di Brindisi”.