Ha ritenuto di far cosa gradita a se stessa e ai propri follower postandosi in una storia del proprio profilo facebook mentre sorridente era intenta a ricucire un cadavere, evidentemente al termine di un’autopsia. Era lo scorso 1 maggio. Un’operatrice tecnica sanitaria di laboratorio del Perrino di Brindisi è assurta agli onori delle cronache per degli scatti di dubbio gusto pubblicati sui social e – a giudicare da like, reazioni e commenti – persino apprezzati dagli altri utenti.
Negli scatti, oltre al sorriso dietro la mascherina, anche la mano dell’operatrice con ago e filo da sutura, un ventre aperto, un braccio disteso sul tavolo autoptico. Foto accompagnate dalla didascalia: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un’artista. Buon Primo maggio a tutti”.
Sdegno per quanto accaduto hanno espresso il presidente nazionale dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri Filippo Anelli che parla di “pessimo gusto” e dallo stesso direttore generale dell’Asl Brindisi Maurizio De Nuccio: “Prendo atto stamani (ieri, ndr), dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno – afferma il Dg – di un grave e negligente comportamento attribuito ad una dipendente della Asl Br e risalente a diversi mesi fa, da quanto si apprende, al primo maggio di quest’anno”.
“L’azienda – afferma ancora De Nuccio- prende le distanze da ogni azione individuale che ne comprometta l’integrità e allo stesso tempo non può restare indifferente rispetto a questi episodi, che vanno tuttavia accertati e approfonditi. Mi attiverò a tal fine segnalando il fatto a chi di competenza”.
Sul caso si è espresso anche il presidente dell’Ordine degli infermieri, Antonio Scarpa, sottolineando come l’operatrice sanitaria in questione non sia un’infermiera: “Pertanto, siamo di fronte a un comportamento individuale che non è ascrivibile all’etica ed alla professionalità degli infermieri iscritti al nostro Ordine. L’Ordine degli Infermieri della provincia di Brindisi ribadisce il suo impegno per la tutela del decoro e della reputazione della professione infermieristica, garantendo che misure appropriate saranno sempre adottate nei confronti di chiunque agisca in modo inappropriato e irresponsabile”.