In quelle quattro mura – sono effettivamente quattro, più l’area esterna – è stata scritta una parte della storia di Oria negli ultimi 24 anni, infatti l’apertura risale al 1999. Fa un effetto strano, da ieri, imbattersi nella saracinesca chiusa del Caffè Manfredi transitando dall’omonima piazza. “Il Manfredi ha chiuso per sempre”, questa la voce circolata tra chi fantastica ma in realtà non sa. Non è assolutamente così (segue sotto l’immagine).
Il Manfredi resterà temporaneamente chiuso per farsi più bello e accogliente. L’ultimo rifacimento di sana pianta risale nientemeno che al 2003 e dopo così tanto tempo – come assicurano Damiano “Demy” Carbone e Monia Camposeo – era giunta l’ora di dare una consistente svecchiata, che per forza di cose richiederà dei mesi d’investimenti e pazienza sia per i titolari dell’esercizio sia per i clienti più affezionati, che già avvertono la mancanza del “loro” Manfredi.
“Mi dispiace aver privato momentaneamente i miei clienti del loro punto d’incontro preferito per un lungo periodo – dichiara Carbone – ma regalerò loro un nuovo posto in cui poter stare bene in compagnia di amici e familiari, ovviamente con un occhio di riguardo anche per i tanti turisti stranieri che arrivano sempre più numerosi ad Oria e che meritano un servizio ancora migliore”.
Su quale sarà la formula del Manfredi 3.0, partendo dal presupposto che bar che vince non si cambia ma si può migliorare, si potrebbe dire: stessa formula soltanto potenziata rispetto a un pur datato e glorioso passato.