Questa sera intorno alle 20 la sua ultima timbratura in quel distretto socio-sanitario di Francavilla Fontana che è stato la sua “casa” per circa 40 anni e che alla fine ha anche diretto: proprio nel giorno del suo compleanno – sono 70 ma portati più che bene – può dirsi ufficialmente in pensione il dottor Giovanni Taurisano. Per la precisione, ha trascorso al servizio dell’Asl di Brindisi 36 anni, che diventano 43 con il riscatto di laurea e specializzazioni in Geriatria e gerontologia e Medicina del lavoro, percorso di studi concluso a Modena. Nel mezzo, anche la simpatia per la politica con due candidature alle regionali – sfiorando l’elezione – e una sindaco di Francavilla Fontana: esperienze che gli hanno consentito di racimolare sempre un ottimo consenso, ma sempre sfortunate.
Poi anche il concorso vinto per aiuto medico legale. Saluti anche in lacrime al suo ultimo giorno di lavoro, con il commiato commosso di tutto il personale con tutto il quale in tutti questi anni ha intrattenuto ottimi rapporti anche al di fuori degli ambienti sanitari. E mai un richiamo, mai un problema con i colleghi o con la giustizia, mai scandali. Il segreto?
Lo dice egli stesso: “Ne sono uscito indenne e non era facile, diciamo che ho sempre cercato di attenermi alle regole applicando logica giuridica ma anche buonsenso”.
“Se un domani mi ‘gira’, non è escluso che mi ricandidi alle prossime regionali”. Guai infatti a immaginarsi Taurisano in poltrona in pantofole a rilassarsi davanti al caminetto godendosi soltanto la famiglia, che comunque nel tempo non ha mai trascurato: “Macché, continuerò a lavorare come e più di prima e non è escluso neppure che mi richiamino dall’Asl e a quel punto farò le mie valutazioni, intanto ci scapperà qualche viaggetto”.
Se sia felice ancora non lo sa dire: “Domani sarà per me il primo giorno senza timbrare dopo una vita ad averlo fatto, neanche me l’immagino come sia, realizzerò nel tempo ma una cosa è sicura: sento di aver ancora tanto da dare professionalmente e umanamente e ovviamente lo farò”. Ci si scordi, insomma, che si convinca di essere per davvero un pensionato…
