Attraverso l’Avviso Pubblico RED Reddito di Dignità 3.0 II Edizione, la Regione Puglia ha inteso dare una risposta concreta ed efficace al disagio socioeconomico, alla povertà e all’emarginazione sociale di molte famiglie pugliesi. L’Avviso pubblico ha previsto un’indennità economica mensile di attivazione di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste.
Il Patto di inclusione ha compreso tirocini di inclusione, progetti di sussidiarietà, lavori di comunità, percorsi di formazione e altre azioni a supporto del nucleo familiare. A questa opportunità di sostegno economico hanno presentato richiesta cittadini di età compresa tra i 18 e i 67 anni, residenti in un comune pugliese e con i requisiti di cittadinanza o permesso di soggiorno regolare. Inoltre, i richiedenti hanno sottoscritto un Patto di inclusione sociale attiva e impegnandosi a svolgere le attività previste nel percorso di inclusione. Infine, le persone che vi hanno presentato domanda hanno dichiarato che alla data di presentazione della domanda e per tutto il periodo di vigenza del Patto di Inclusione sociale non erano attivi a nome dei componenti del proprio nucleo ulteriori benefici relativi al Reddito di dignità e al Reddito di Cittadinanza, percettori del Reddito di Dignità (L.R. 3/2016) e del Reddito di Cittadinanza.
L’intervento economico si inserisce nel contesto più ampio della strategia regionale per il contrasto alla povertà e promuove l’inclusione sociale attiva, il coinvolgimento degli attori socio-economici e la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni. La Regione Puglia ha offerto, così, un percorso di inclusione sociale attraverso servizi di prossimità, promozione del capitale sociale, sussidiarietà orizzontale e integrazione del privato sociale. Gli Ambiti territoriali, protagonisti di questa azione, hanno elaborato un Piano operativo per qualificare i processi di presa in carico, coinvolgendo gli Enti del Terzo Settore e sviluppato un Patto di Comunità che ha compreso l’intera strategia di prevenzione e contrasto alla povertà.
Il Patto di inclusione ha una durata di 12 mesi e ha previsto diverse attività, come un tirocinio per l’inclusione sociale, un progetto di sussidiarietà e un lavoro di comunità extrafamiliare. La durata complessiva delle azioni svolte nell’ambito del Patto di inclusione sottoscritto non poteva essere inferiore a 62 ore mensili, salvo che nei casi di sospensione, assenza, revoca e/o rinuncia.
I DATI UFFICIALI relativi all’utenza presa in carico dall’Ats di Francavilla Fontana nella seconda edizione del Red 3.0 (da Gennaio 2021 ad oggi)
I nuclei percettori del red 3.0 seconda edizione ammontano a 186, di cui 8 appartenenti alle categorie speciali. I 186 nuclei che hanno di fatto usufruito della misura corrispondono a circa il 60% di tutti i nuclei che hanno presentato domanda di sussidio. Per il restante 40% dei casi esaminati, invece, o è stata riscontrata una mancanza di requisiti nella fase istruttoria, oppure successivamente vi è stata una revoca del beneficio da parte degli uffici, o una rinuncia da parte degli stessi nuclei, prima ancora che l’erogazione cominciasse. Entrando più del dettaglio dei 186 benefici attivati si osserva che 151 di questi, cioè più dell’80%, sono stati erogati per tutta la durata prevista dal beneficio, ovvero 12 mesi. Sono invece 35 i che nuclei non hanno completato l’intero percorso e ad un certo punto hanno smesso di percepire il beneficio. Il numero totale di persone che complessivamente hanno beneficiato del sussidio, in quanto appartenenti ai 186 nuclei, è pari a 605.