S’invaghisce di una ragazza e la ossessiona: richieste a sfondo sessuale e suoi fotomontaggi erotici sui siti pornografici. Indagato un 34enne

Da quando l’ha notata sui social, non le ha più dato tregua. Un 34enne di San Vito dei Normanni è indagato dalla Procura di Brindisi – pm Gualberto Buccarelli – per atti persecutori e diffamazione dopo aver reso un incubo, secondo l’accusa, la vita di una 29enne di Francavilla Fontana. La giovane donna ha denunciato tutto, assistita dall’avvocato Domenico Attanasi dello studio Open Avvocati. L’adescamento, non andato a buon fine, sarebbe cominciato circa tre anni fa, quando l’uomo contattò la sua “preda” con un messaggio, facendole subito degli apprezzamenti. Nonostante la ragazza non si fosse dimostrata interessata, quello continuò e si fece sempre più insistente e, in un certo qua senso, pesante. Si passò quindi da un banale corteggiamento virtuale – ce ne sono tanti, ogni giorno, ormai – a richieste più che esplicite a sfondo sessuale. Il presunto molestatore si era talmente fissato dal voler e dover consumare dei rapporti con la vittima, da aver persino chiesto a suoi amici e conoscenti le abitudini e le preferenze erotiche di lei.

L’avvocato Domenico Attanasi

Sarebbe andato anche oltre: acquisite dal Web le immagini personali da lei pubblicate, ne avrebbe ritagliato il volto per poi foto-montarle sui corpi nudi di donne, anch’essi raccattati sul Web, e fatte circolare su siti pornografici. Inizialmente, la francavillese – studentessa che viveva a Bari – non sapeva di questi fatti, fin quando non le si fecero avanti altri utenti interessati alle sue prestazioni intime… Le sarebbe finanche stato offerto di girare, dietro lauto compenso, un film hot da poi trasmettere fuori dai confini europei.

La questione giunse anche a familiari e amici, che gliene chiesero conto. Lei, ignara di tutto per non aver fatto alcunché, era sempre più umiliata e in imbarazzo. Stando a quanto prospettato dalla parte offesa e condiviso dal magistrato inquirente, la faccenda ha turbato e non poco la normale esistenza della 29enne, ormai preda di paure e vergogne. Nel frattempo, il legale della ipotetica vittima ha ottenuto che tutte quelle immagini compromettenti – ancorché false – fossero rimosse da internet. Se davvero le responsabilità del tutto siano da addebitare al 34enne sanvitese – unico indagato, che potrà iniziare a difendersi producendo una memoria – saranno il prosieguo del procedimento e l’eventuale processo a stabilirlo. Intanto, si esaminano il suo smartphone e il suo computer, sequestrati, che potrebbero contenere materiale utile alle indagini.

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