Si accanì contro mamma e sorellina disabili: dopo condanna e tre mesi di carcere, ottiene i domiciliari

Era stato condannato a tre anni e otto mesi per estorsione e circonvenzione d’incapaci, dopo essere stato indagato anche per stalking, nei confronti della madre e della sorella, peraltro entrambe disabili. Nei giorni scorsi, su richiesta della difesa – sostenuta dall’avvocata Teresa Parente del Foro di Brindisi – il 33enne G.D.O, di Villa Castelli ma ormai trasferitosi a Cicciano (Napoli), è tornato a casa. L’ha deciso la giudice del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore, che ha disposto a suo carico la misura della detenzione domiciliare con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ogni giorno tra le 18 e le 19 e permesso di spostamento ogni lunedì e venerdì per sottoporsi a cure disintossicanti. Le esigenze cautelari, infatti, nel tempo si sono attenuate e dunque sussiste un minore pericolo che l’uomo reiteri le condotte a causa delle quali fu dapprima arrestato e successivamente condannato. Ha scontato tre mesi nel carcere di Brindisi, in isolamento, ma ora la giustizia – come richiesto dalla legale Parente – ha inteso concedergli fiducia e in qualche modo metterlo alla prova, anche se in ogni caso lontano da Villa Castelli, comune nel quale non dovrà comunque mettere piede fino al nuovo ordine. Dovrà starsene tranquillo in Campania, dove riprenderà a convivere con la compagna e magari a tentare di reinserirsi socialmente una volta che avrà terminato il periodo di detenzione e avrà risolto quei problemi che in passato l’hanno portato a compiere dei reati odiosi nei confronti di due persone – madre e sorella minore che si possono tranquillamente annoverare tra i cosiddetti soggetti fragili in quanto invalide.

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