Era la tarda serata di lunedì 8 maggio, le 23.30 circa. Quatto quatto e a volto coperto anche da mascherina, si è introdotto nel noto bar ristorante Decò in piazza Lama a Oria e con un gesto rapidissimo si è diretto verso il barattolo che i clienti lasciano ai dipendenti del locale, proprio accanto al registratore di cassa. Quei soldi fanno cassa comune e normalmente sfociano nel cosiddetto “capocanale”, una cena di gruppo nei pochi giorni di ferie. E invece qualcuno ha pensato bene di prenderseli, incurante del fatto di essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza di cui il locale è provvisto.
Circa 130 euro, il bottino racimolato; più il recipiente. Il titolare dell’esercizio, Paolo Caforio, si dice sgomento per l’accaduto e non tanto per l’esiguo valore di quanto rubato, ma proprio per il gesto, evidentemente premeditato. Ha sporto denuncia ai carabinieri.
“Avrei potuto non farlo per l’esiguo valore del furto – ammette – ma in questi casi è giusto lanciare un segnale: certi gesti non si fanno, perché in quel barattolo non c’erano soltanto dei soldi ma il sudore dei miei dipendenti che quei soldi se li erano meritati. Non ho problemi a restituirglieli, sia chiaro ma le loro vere mance erano quelle, non il denaro che gli dia chiunque altro come risarcimento. Là dentro c’era l’apprezzamento extra della loro fatica, non l’appetito di un ladruncolo che evidentemente non sa come guadagnarsi da vivere in modo onesto”.