Omicidio Stasi, termini in scadenza: sono già trascorsi sei mesi. Possibile una proroga d’indagine, sospetti su cinque persone

I sei mesi dall’omicidio del 19enne Paolo Stasi “cadono” il prossimo 9 maggio e in questa data scadranno anche i sei mesi ordinari nei quali concludere le indagini preliminari. Non si esclude che questo termine sia comunque esteso per altri sei mesi in considerazione della particolare complessità delle indagini, che deve comunque essere valutata dai pubblici ministeri prima (Procura ordinaria di Brindisi e dei Minori di Lecce) e dal gip poi.

Le persone indagate sono cinque, compreso un amico 18enne di Paolo che al momento dei fatti di anni ne aveva ancora 17 e qualche giorno dopo avrebbe compiuto e festeggiato il raggiungimento della maggiore età.

Come il 18enne, anche gli altri indagati sarebbero francavillesi e in qualche modo conoscenti di Paolo. Qualcuno tra loro, secondo le ipotesi investigative, intorno alle 17.30 di quel mercoledì sarebbe giunto – pare in scooter – sotto casa Stasi in via Occhibianchi, dove Paolo viveva con genitori e sorella, per poi fare fuoco con due colpi di pistola dal piccolo calibro, uno dei quali si sarebbe rivelato fatale.

Una sorta di regolamento di conti per questi ritenute futili: piccoli debiti di droga per poche centinaia di euro, sfociati però nel sangue.

Non si sa ancora precisamente chi abbia ucciso Paolo, ma si sospetta il perché dato che i carabinieri del Nucleo investigativo in forza al Comando provinciale di Brindisi e i loro colleghi della Compagnia di Francavilla Fontana si sono concentrati sulla pista degli stupefacenti da cui avrebbero ottenuto sensibili riscontri. Seguendo le tracce delle sostanze illecite, sarebbero giunti ai cinque uomini ascoltati e perquisiti ma tuttora sotto indagine.

Ora il tempo stringe e non si escludono dei tempi supplementari al fine di cercare ancora verità e giustizia per Paolo.

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