Il turismo è da sempre uno degli argomenti più dibattuti durante le campagne elettorali!
Un rilancio culturale della città è agognato da più di vent’anni. Nuove opportunità di lavoro potrebbero svilupparsi in città se ci fosse un’adeguata offerta turistica strutturata.
Turismo, cultura, attività produttive sono gli ingredienti di un unico piatto, che necessita di una ricetta, di una strategia di sviluppo. Se esaminiamo Francavilla Fontana nel suo contesto regionale, ci rendiamo conto di quante opportunità finora sono state perse: secondo i dati forniti da Puglia Promozione aggiornati al 2021, Francavilla Fontana è la centoundicesima città visitata in Puglia; una performance umiliante, a maggior ragione se si calcola un altro fattore, ovvero le città con il maggior numero di abitanti, in cui Francavilla Fontana è posizionata ben più in alto: al ventiduesimo posto.
Questo significa che essendo la centoundicesima città visitata in Puglia, Francavilla si lascia alle spalle solo Comuni molto piccoli, con scarse infrastrutture e remoti. Molto spesso l’assenza di una strategia di sviluppo in ambito turistico è stata giustificata dalla vocazione commerciale della città, come se i due settori fossero in antitesi, ma è veramente così? Ancor di più questi dati lasciano l’amaro in bocca se si considera che in passato Francavilla Fontana ha svolto un ruolo culturale baricentrico.
Oggi invece siamo ben lontani dai Festival internazionali che si organizzano nei Comuni limitrofi o le mostre che ospitano opere di grandi artisti: da Picasso a Caravaggio. Cosa non ha funzionato finora? Il dibattito è aperto da decenni! Da un lato c’è chi sostiene che mancando i trulli a Francavilla Fontana non possiamo considerarci una città “turistica”, dall’altro c’è chi di Francavilla ne tesse le lodi peccando di scarsa umiltà: dalla Processione dei Misteri ai fantasmi: tutto fa brodo; ma è un brodo che fa acqua da tutti i pori evidentemente, ignorando le dinamiche complesse che esistono dietro un settore molto articolato e in continua e rapida evoluzione come il turismo.
Il turismo come ogni fenomeno di migrazione umana, ovvero come il trasferimento di individui da un punto all’altro del pianeta, in questo caso per un periodo temporaneo e per piacere o desiderio di arricchimento culturale, non può essere lasciato al caso, non può essere improvvisato; e i primi diretti interessati da questo fenomeno sono i cittadini, le comunità che ospitano questi “cittadini temporanei”.
La prima domanda alla quale la comunità francavillese dovrebbe darsi una risposta, e quindi le istituzioni è: Francavilla è interessata davvero al settore turistico? Se no perché? Se sì perché?
Nel primo caso eviteremo quindi di sentire ancora parlarne per altre chissà quante campagne elettorali inutilmente, nel secondo è arrivato il momento di inchiodare i futuri amministratori alle proprie responsabilità. Ne parliamo giovedì 4 maggio al Giba, in Piazza Umberto I, alle ore 19:00. Interverranno i tre candidati Sindaco: Antonello Denuzzo, Michele Iaia, Maria Passaro e i tre candidati al Consiglio Comunale: Maria Angelotti, Mirko Belfiore, Sara Milone. Modera Giuseppe Leone: Responsabile prodotto e marketing di un Tour Operator pugliese e guida turistica.