Era di Oria il 29enne studente universitario che l’altro ieri ha deciso di togliersi la vita a Chieti Scalo. Lì frequentava l’università L.A.C. e a quanto pare la causa del suo gesto sarebbe legata proprio allo studio, a uno scarso rendimento e a un’insoddisfazione prima sua, poi anche degli altri. Non avrebbe retto la pressione dell’aver – forse, a suo parere – deluso le aspettative. Sua sorella che studia nello stesso posto e con lui convive l’ha trovato impiccato in casa.
La giovane ha immediatamente chiamato i soccorsi dopo essere rientrata e aver trovato il fratello esanime, ma purtroppo non c’è stato alcunché da fare. Sconforto, ovviamente, nella sua famiglia – papà professionista in pensione, mamma insegnante – molto nota nel borgo federiciano. Sembra che all’origine del gesto, così estremo quanto incomprensibile, ci sia stato un ritardo negli esami universitari e quella fine del percorso di studi che, per una serie di circostanze, tardava ad arrivare. Prima di farla finita, lo studente avrebbe scritto un bel po’ di cose a futura memoria.
Diverse pagine di suo pugno lasciate in eredità ai suoi cari per spiegare le proprie ragioni e in qualche modo chiedere scusa. Una sola cosa è certa: non sarebbe dovuta finire così, mai dovrebbe finire così.
