Prof universitario scrive alla sindaca: “Rischio concreto di tornare indietro, urge costruire nuova classe dirigente ispirata dal servizio per la città”

Di seguito una lettera aperta del professor Francesco Fistetti, docente ordinario emerito dell’Università di Bari e giornalista, indirizzata alla sindaca Maria Lucia Carone a proposito dello scenario politico-elettorale alle porte delle amministrative del 14 e 15 maggio prossimi:

Carissima Maria Lucia,

prendo spunto dal comunicato del 11 marzo scorso con cui hai confermato alle cittadine e ai cittadini della nostra città la volontà di non candidarti per il prossimo quinquennio alla carica di sindaco.

Data la nostra antica amicizia, mi permetto di rivolgermi pubblicamente a te con un intento critico, ma costruttivo e soprattutto per il bene della nostra comunità.

In questi anni in cui hai svolto il tuo mandato mi sono sempre tenuto in disparte, anche quando molti interventi della tua Amministrazione non mi convincevano.

Ma se ora mi sono deciso a scriverti, è perché questa volta Oria si trova a un bivio: o riusciamo a fare un salto di qualità nel governo della città e nelle politiche pubbliche, o il nostro destino è quello di arretrare e restare indietro a tutti i livelli.

Fare un salto di qualità, come tu sai bene, significa promuovere una nuova classe dirigente: nuova non tanto sul piano generazionale (anche questo), quanto soprattutto in termini di progettualità, di visione, di capacità di imparare a governare.

Ciò comporta una concezione della politica come “servizio” e non come occupazione del potere, come partecipazione civica e come discussione aperta di ciò che vogliamo fare di questa città, in quali modi e tempi e scommettendo su quali obiettivi.

Tu hai scritto nel comunicato del 11 marzo di voler “lasciare il passo a giovani che si sono e si impegnano nella vita della città e condividono quei sani principi ispiratori dell’intera coalizione che nel 2018 ha ricevuto il mandato di governare”.

Ma questo proposito, legittimo e, direi, politicamente doveroso, è rimasto lettera morta. Infatti, mi sarei aspettato – e con me gran parte della cittadinanza – che per assicurare continuità al tuo lavoro tu avessi scommesso su qualcuno/a della tua squadra di governo.

Se questo non ti è stato possibile per la disgregazione della maggioranza da cui la tua Amministrazione era nata, almeno da te ci saremmo aspettati delle indicazioni di carattere generale su che cosa la città dovrebbe puntare per andare oltre i traguardi che tu hai raggiunto. Un bilancio del tuo operato era e rimane un atto doveroso, anche per segnalare eventuali limiti e criticità.

Inoltre, istruita dalla tua esperienza politico-amministrativa, credo che tu ti renda perfettamente conto dei pericoli di arretramento a cui la nostra città è esposta, e che tu potresti contribuire a scongiurare.

  1.  Primo pericolo: data la legge elettorale in conformità alla quale Oria va alle amministrative per la prima volta, i detentori di pacchetti di voti si nascondono dietro le civiche. Ma dietro le civiche ci sono partiti come la Lega e Fratelli d’Italia che sono per l’Autonomia Differenziata, una legge che, qualora fosse approvata, significherebbe che le Regioni e i Comuni meridionali verrebbero gravemente penalizzati in termini di risorse, di sanità, di istruzione, di posti di lavoro, di imprese, ecc. Bisogna chiedere a tutti i candidati-sindaco un impegno per impedire la “secessione” del Nord più ricco  che questa legge rappresenterebbe.
  2.   Secondo Pericolo: se non riusciamo a eleggere persone – uomini e donne – intellettualmente e politicamente autonome, in grado cioè di ragionare con la propria testa senza rispondere a centrali o personaggi esterni, Oria tornerà molto, molto indietro.

Ora, tu sei una persona che senza ombra di dubbio comprende queste preoccupazioni, che sono dettate dall’amore che, come tanti, ho sempre nutrito per questa città e che con loro vorrei vedere valorizzata per le innumerevoli bellezze storiche, ambientali e monumentali che l’hanno fatta conoscere e apprezzare. Ti chiedo, dunque, di dare ancora una mano per far crescere una nuova classe dirigente che ci eviti i pericoli di cui sopra e che sia ispirata dalla volontà di servire con spirito di “servizio” la nostra città.  

Con stima e amicizia

Prof. Francesco Fistetti

Oria, 23 marzo 2023

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