Si pubblica qui di seguito una lettera aperta (firmata) indirizzata da un lettore al sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo:
L’altro ieri, 19 marzo, mi sono recato di buon mattino al bar per fare colazione.
E come tutti i giorni prefestivi e festivi, ho dovuto fare in via Basile, sede della mia residenza, lo slalom fra cartacce, sputi prodotti renali e intestinali, residui alimentari, vomitate presenti in numero di 10 (dieci).
Più volte, sono stato sul punto di far notare questo scempio espressione di inciviltà del nostro paese.
Ho sperato, in cuor mio, che la situazione potesse cambiare grazie all’intervento dei rappresentanti comunali preposti al controllo della città.
Ora basta, la misura è colma!
Spesso, ho dovuto richiamare ragazzini che trascorrono le serate e le notti in questa via centrale ed appartata pregando loro di parlare a bassa voce per consentire a chi vi abita un sereno riposo notturno, ma invano.
Purtroppo i ragazzi, nel weekend, si ubriacano a tal punto da vomitare.
E’ chiaro che quello che accade è in gran parte frutto della diseducazione impartita dai genitori, ma vi sono anche responsabilità delle Istituzioni che Lei presiede.
Padre Alberto Hurtado, gesuita cileno, pedagogo, fondatore della iniziativa “Il focolare di Cristo”, struttura di accoglienza dei poveri e dei ragazzi cileni che vagabondavano nelle strade di Santiago, canonizzato da Papa Benedetto XVI nel 2005, affermava:
“… insegnare non costa fatica in quanto basta conoscere, educare comporta… sacrificio, impegno e soprattutto tempo”.
Tale affermazione trova quanto mai attualità in uno studio di pediatri lombardi e piemontesi che attestano con tristezza come in Italia via sia la massima attenzione dei genitori verso i propri figli dalla nascita fino a 3 anni, poi… subentri una graduale e progressiva disattenzione fino ai 10 anni per poi abbandonarli alla tecnologia nella fase adolescenziale.
Sia chiaro, non ho alcun dubbio che i ragazzi abbiano la libertà di divertirsi, l’importante è che essa non calpesti la libertà altrui.
Vede, ho una certa età e sono cresciuto attingendo a diverse fonti educative oramai sempre più introvabili quali la Famiglia, la Scuola, la Parrocchia, lo Sport, il servizio di leva.
Doverosa tale premessa, mi chiedo se sia possibile lasciare la piazza e le vie adiacenti in mano a ragazzi capaci di tutto nel fine settimana, senza alcun controllo!
Dove sono le Istituzioni che dovrebbero far rispettare le norme che vietano la vendita di bevande alcoliche ai minori?
Poi, dulcis in fundo, il posizionamento di quella bella fioriera in via Basile, ricettacolo di rifiuti, che non consente più l’utilizzo della lava-strada spazzatrice meccanica per cui, d’ora in poi, occorrerà fare la danza della pioggia per pulire il manto stradale da tutte le nefandezze!
Caron Sindaco, poiché Lei rappresenta tutta la cittadinanza, pertanto anche quelli che non l’hanno votata, La invito, a mie spese, a fare colazione domenica prossima di buon mattino per mostrarLe come si riduce via Basile nel fine settimana.
Ho letto, sempre sullo Strillone, l’inaugurazione di una attività commerciale nel “salotto senz’auto” di Francavilla (via Roma).
Ora, non vorrei che, in assenza di inaugurazione e relativo taglio del nastro, via Basile diventasse il bagno di servizio all’aperto del salotto di Francavilla.
Ancora oggi leggo un suo post in cui si dichiara felice di aver avviato il processo di riqualificazione di questa città.
Ebbene, spero che anche via Basile rientri in questo processo e non sia, oltretutto, il posto dove collocare i rifiuti giornalieri dell’attività commerciale appena aperta.
Senza rancore ma con spirito costruttivo.
Dottor Umberto di Castri
P.S.: sono a sua disposizione per dare il mio contributo per incontri, conferenze, dialoghi che parlino del disagio giovanile senza che lo stesso ricada sempre sulla società, alibi di una certa ideologia per evitare di indicare i veri responsabili e correggerne le cause.