Questa è la storia di Antonio Laghezza, nato a Francavilla Fontana in un caldo luglio di 35 anni fa. Antonio, oltre a dare una mano nell’azienda di famiglia Edil Laghezza e a dedicarsi alla sua amata famiglia composta da moglie Emma e gemellini Cosimo e Pietro, di professione fa il portiere di calcio. Ed è veramente un numero uno. Soprannominato Spiderman, sta tuttora scrivendo belle pagine calcistiche nella sua umile carriera tra i campi di Puglia e Calabria.
Quasi 20 campionati sul groppone, Antonio-Spiderman, ha giocato in C a Catanzaro, ha fatto tanta serie D tra Grottaglie e anche un anno nella vecchia Francavilla Calcio del patron Domenico Distante, e molta Eccellenza – Promozione con le casacche di Manduria, Casarano, Novoli, Deghi Calcio del patron Alberto Paglialunga, Ginosa, Avetrana e infine Campi Salentina.
Diciamo che tutti questi anni non sono stati per lui proprio facili perché purtroppo Antonio, proprio in uno scontro di gioco in una finale playout nel 2017 (era in forza al Novoli) aveva quasi dovuto rinunciare a giocare a calcio perché gli hanno dovuto asportare la milza con ben sette trasfusioni di sangue e una vita ripresa per i capelli grazie alla prontezza del suo fisioterapista Renato e di tutto lo staff dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
In quel momento, la carriera di Spiderman era ad un bivio. L’età non giocava più dalla sua parte e doveva decidere se continuare quella passione o appendere per sempre gli scarpini al chiodo.
Scelse la prima. Antonio gioca ancora a calcio, ha persino segnato un gol bellissimo nel 2018 al 92′ in un Deghi-Tricase, ha vinto una finale di coppa Italia e un campionato sempre nel 2018, è stato uno degli artefici principali di una salvezza miracolosa all’ultima giornata con la maglia del Grottaglie Calcio l’anno scorso e quest’anno sta aiutando, a suon di parate, il Brilla Campi a raggiungere un obiettivo prestigioso che è fare il salto di categoria, dalla Promozione all Eccellenza.
Adesso Antonio ha la “tenera” età di 35 anni – nel calcio sono tanti – e sono quasi sei anni che gioca senza un organo, cioè la milza, ma la voglia di divertirsi e tessere ragnatele a difesa della sua porta è ancora enorme. Si considera un francavillese doc e non gioca soltanto per se stesso ma anche per i colori della sua città, ovunque lavoro ed entusiasmo lo chiamino.