Palazzetto dello sport, il consigliere: “È un cantiere o una discarica a cielo aperto? E la consegna dell’opera? Era prevista per settembre scorso”

Di seguito una nota del consigliere comunale di Oria Domenico D’Ippolito:

Le foto sotto riportate rappresentano lo stato dei luoghi in cui attualmente versa l’’area scoperta  retrostante la palestra polifunzionale di via Crocifisso meglio conosciuta come Palazzetto dello Sport.

Attualmente sono in corso i lavori di adeguamento dell’immobile per un importo totale di €. 433.000,00 di cui €. 150.000,00  finanziati dalla Regione Puglia ed i restanti  €. 283.000,00 dal Comune di Oria (con residui di mutuo).  E’ inutile sottolineare che i lavori di progettazione e coordinamento della sicurezza (per un importo di circa €. 30.000,00)  sono stati affidati ad un tecnico forestiero, questa volta di Brindisi, come ormai da prassi per  questa Amministrazione, ed è altresì inutile sottolineare  il ritardo maturato per la consegna dei lavori prevista entro settembre 2022, è invece fondamentale sottolineare  che per oneri della sicurezza sono stati stanziati ben  €. 29.800,00.

Non è concepibile che  un’Amministrazione tanto dedita e attenta ai temi ambientali, almeno questo si diceva ai tempi della scorsa campagna elettorale, sia così distratta da non accorgersi dello  scempio che  da mesi si sta consumando proprio all’interno di  un’ area cantiere di proprietà comunale.  La cosa può sembrare irrilevante, ma l’abbandono incontrollato e così esteso di rifiuti costituisce danno ambientale.

Tali osservazioni trovano riscontro nelle sottostanti norme:

“Nell’ambito del cantiere ex Titolo IV D. Lgs. 81/08 e s.m.i. ovvero nell’ambito del contratto di appalto in accordo a quanto disposto dall’art. 26 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., l’appaltatore è tenuto alla gestione dei rifiuti prodotti dall’attività. Nello specifico, gli stessi vanno conferiti all’interno di idonei contenitori, corredati di idoneo sistema di contenimento secondario, suddivisi poi per EER e differenziandoli in relazione alla pericolosità.

 I rifiuti, prima di essere inviati in impianti all’uopo autorizzati, dovranno essere caratterizzati da laboratorio chimico. I FIR (Formulari di identificazione del rifiuto) vanno poi registrati nel registro di carico e scarico rifiuti, il tutto in ottemperanza a quanto disposto dal D. lgs. 152/06 e s.m.i..

 I tubi fluorescenti, (i neon) se contenenti mercurio, vanno gestiti con particolare attenzione, in quanto possono rilasciare mercurio, pericoloso per la salute e l’ambiente”.

Si confida in un tempestivo intervento, che tenga conto del rispetto delle norme in materia ambientale, ma l’auspicio di chi scrive resta quello di riconsegnare, in tempi rapidi, il bene alla comunità  e a chi ama lo sport!

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