“Chi ha qualcosa in contrario parli ora o taccia per sempre”. Il matrimonio o quantomeno l’unione civile delle scorse ore tra il sindaco Antonello Denuzzo e il Partito democratico di Francavilla Fontana sembra che nella maggioranza non sia piaciuto proprio a tutti.
Non solo fiori d’arancio e lanci di riso, insomma, ma anche qualche muso lungo, pure tra gli stessi democratici con questi ultimi che però alla fine se la si sono fatti passare le perplessità in nome di una maggiore comune causa: aumentare le chance di vittoria alle prossime elezioni amministrative di maggio.
Tra i sostenitori di Denuzzo, per esempio, resta molto scettica la posizione di Libera, civica che fa riferimento alla vice sindaca Maria Passaro e che in precedenza aveva in Giunta anche Domenico Magliola (poi dimessosi). Si mormora che il movimento uscirà con un proprio comunicato per spiegare le ragioni del suo presunto malessere.
D’altra parte, la maggioranza di Denuzzo e il Pd negli anni non se le sono mandate a dire, dopo lo scontro acerrimo della scorsa tornata elettorale del 2018, quando Denuzzo sconfisse Maurizio Bruno al secondo turno. In particolare Passaro, presidente del Consiglio comunale quando Bruno era sindaco, era entrata in conflitto con lo stesso Bruno e altri esponenti dem. Non mancarono toni accesi e reciprochi rinfacci neppure durante le sedute delle assise civiche. Ora bisognerà vedere se la questione rientrerà o se sarà ufficialmente frattura. Come minimo, qualora dovesse adeguarsi a questo nuovo scenario, Libera potrebbe porre delle condizioni a propria garanzia. I confetti, altrimenti, potrebbero risultare indigesti.