Qualcuno, prima o poi, si dovrà pure presentare. Si dovrà pur parlare di quelle isole ecologiche comparse a Francavilla Fontana quando era ancora sindaco Maurizio Bruno e poi scomparse senza neppure essere mai effettivamente entrate in funzione. Quelle isole ecologiche avrebbero dovuto contribuire a migliorare la qualità del conferimento dei rifiuti e quindi della vita dei francavillesi e furono presentate in pompa magna come una sorta di piccola rivoluzione ecologica locale. Ovviamente, come per ciascun servizio pubblico, furono pagate dalla collettività perché alla collettività sarebbero dovute servire. E invece? Di questo si dovrebbe occupare la commissione d’indagine interna istituita dallo stesso Consiglio comunale per far luce su quanto accaduto e per dare una risposta a una semplice domanda: quei soldi furono ben spesi?
Se lo chiede e vorrebbero chiederlo agli altri anche Adriana Balestra, consigliera comunale in quota Lega e presidente proprio di quella commissione d’indagine a suo tempo istituita: “Così come programmato, ho convocato per oggi 21 febbraio, la commissione d’indagine sulle isole ecologiche. La stessa è andata deserta per mancanza del numero legale, pur se convocata con larghissimo anticipo.
Come temevo si è palesato il sostanziale disinteresse istituzionale e politico per una vicenda dai contorni troppo poco chiari e trasparenti. La stessa Regione Puglia continua da anni a tergiversare sulla questione, sollecitando inutilmente rendicontazioni che mai potranno essere elaborate per opere di fatto mai esistite (poiché non funzionanti e in seguito anche rimosse). Ad ogni modo ho riconvocato la commissione d’indagine per lunedì 27 febbraio, e se fosse necessario la convocherò ad oltranza, perché mai sarò complice di connivenza rispetto alla gestione irresponsabile di soldi pubblici”.