Avviso di conclusione delle indagini per il 47enne di Oria G.D.V. che era stato arrestato la scorsa settimana per tutta una serie di presunti reati da lui commessi nel tempo: dallo stalking al danneggiamento, dalla molestia alla minaccia e alla lesione personale. Nei suoi confronti, i carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli su richiesta del pubblico ministero Giovanni Marino.
L’indagato è difeso dall’avvocato Raffaele Pesce, in presenza del quale nei giorni passati ha di fatto ammesso in fase d’interrogatorio di garanzia ciò che gli viene contestato. In particolare, l’uomo – invaghitosi di diverse donne di giovane età – non avrebbe esitato a perseguitarle con ogni mezzo: dai falsi profili facebook a whatsapp ma anche per strada, con richieste esplicite di rapporti sessuali.
Le donne, anche minacciate, non hanno assecondato gli istinti del loro persecutore e anzi hanno avuto il coraggio di denunciarlo. Le indagini hanno anche fatto emergere un paio di episodi di danneggiamento – specchietti – sulle auto in uso ad amici e parenti di alcune delle “prede”. In quindici occasioni, il presunto stalker avrebbe composto il numero fisso di un noto bar per importunarne una dipendente con frasi molto spinte e ansimando.
In un’altra occasione la morbosità sarebbe stata rivolta alla dipendente di un noto panificio. Quest’ultima sarebbe stata minacciata di perdere il lavoro se non avesse fatto la “brava”. E poi nella rete sarebbero finiti anche una vicina di casa e suo padre e un’altra giovane donna e suo padre. Se respinto, il 47enne non avrebbe esitato a passare alle vie di fatto senz’aver disdegnato il ricorso alla violenza fisica. Il suo legale non ha richiesto, al momento, attenuazioni della misura. Il caso e la stessa personalità del suo assistito sono molto particolari e come tali devono essere approfonditi.