Due persone sono state rinviate a giudizio per la morte del 62enne operaio francavillese Ciro Meo, avvenuta a Grottaglie il 27 gennaio 2021. Si tratta degli amministratori della ditta edile per cui Meo lavorava: il 67enne S.B. e il 31enne C.B. Sono accusati di omicidio colposo aggravato dal mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Quel giorno, Meo era stato caricato su di una sorta di “muletto” con carrello inidoneo al trasporto di persone e condotto proprio da S.B. quando cadde nel tentativo di prendere una pedana posta in alto nel deposito della stessa ditta. Ieri è stata celebrata l’udienza preliminare dinanzi alla gip del Tribunale di Taranto Rita Romano.
L’inchiesta è stata invece seguita dal pubblico ministero Francesco Ciardo, che si è avvalso delle risultanze delle ispezioni effettuate a suo tempo dai carabinieri del Nil e dal personal dello Spesal dell’Asl tarantina. Sono state ammesse a processo le parti civili, assistite dagli avvocati Domenico Attanasi e Antonio Almiento, i quali hanno ottenuto anche l’introduzione a processo quale responsabile civile della persona giuridica interessata (ossia la ditta). Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro D’Elia, Fausto Soggia e Calliope Murianni. Stando a quanto emerso, Meo era sfornito dei dispositivi di sicurezza obbligatori, carente di formazione e persino di regolare contratto. Almeno, ciò sostiene la pubblica accusa. Il resto sarà da accertare a giudizio.