Sfilza di condanne in abbreviato a seguito del processo originato dall’operazione “Beautiful” condotta il 30 giugno 2022 dai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, che eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone di Oria – cinque in carcere e due ai domiciliari – indagate e poi imputate per spaccio di stupefacenti, in particolare eroina.
La giudice dell’udienza preliminare Stefania De Angelis ha ieri, giovedì 26 gennaio, ha dunque deciso. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Fabio Falco e Pasquale Annicchiarico, che a suo tempo optarono per il rito abbreviato e quindi per potenziali sconti di pena pari a un terzo a beneficio dei loro assistiti. Circostanza, questa, che poi si è in effetti verificata.
In particolare, Massimo Italiano (28 anni, nato a Mesagne e residente a Oria): 3 anni, 4 mesi di reclusione e 10mila euro di multa (pena rideterminata in continuazione con un’altra condanna); Giuseppe Mazza (50 anni, nato a Francavilla Fontana e residente a Oria): 7 anni, 8 mesi e 44mila euro; Gabriele Pipino (25 anni, nato a Brindisi e residente a Oria): 4 anni, 8 mesi e 26mila euro; Angelo Zanzarelli (43 anni, nato a Francavilla Fontana e residente a Oria): 2 anni, 4 mesi e 4.800 euro; Simone Recchia (34 anni, nato a Mesagne e residente a Oria): 2 anni, 10 mesi, 20 giorni e 16mila euro; Pasquale Vitrugno detto “Lino” (33 anni, nato a Mesagne e residente a Oria): 2 anni, 10 mesi, 20 giorni e 16mila euro. Anna Lucia Zanzarelli (46 anni, nata a Francavilla Fontana e residente a Oria) ha invece optato per il rito ordinario.
Lieve entità per Angelo Zanzarelli, attenuanti generiche per Simone Recchia, interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena a carico di Giuseppe Mazza, interdizione quinquennale dai pubblici uffici per Gabriele Pipino. Massimo Italiano è stato assolto per uno dei capi d’imputazione contestatigli, sempre in materia di droga. La motivazione della sentenza si avrà entro 60 giorni.
L’operazione dei militari dell’Arma fu intitolata Beautiful perché diversi tra gli indagati, nel comunicare tra loro e con i clienti, erano soliti esordire con “Ciao, bello! Come stai, bello?”