Idea Radio momentaneamente fuori onda: tagliati e rubati i cavi dell’antenna dai ladri di rame

Chi vive a Brindisi città o nei paraggi e ha acceso la radio nelle utlime ore alla frequenza dei 97,800 avrà sicuramente notato che la trasmissione non è attiva e solo un rumore bianco viene fuori dalle casse dell’impianto stereo.

Il motivo è presto detto: alcuni malviventi, nella notte tra sabato e domenica, hanno tagliato i cavi del ripetitore che diffonde tra gli altri i programmi di Idea Radio, l’emittente radiofonica latianese attiva da 35 anni sul territorio della provincia.

Tommaso D’Angeli, il presidente di Idea Radio, era in giro nei dintorni di Brindisi domenica mattina quando si è accorto che la frequenza che serve la città capoluogo non andava. Pensando a un problema tecnico sull’impianto di diffusione, D’Angeli ha modificato i suoi piani, dirigendosi verso il traliccio che ospita i cavi e la strumentazione dalla quale parte il segnale che raggiunge ogni radio di Brindisi.



La scena che l’editore si è trovato di fronte una volta raggiunta contrada Formosa, all’altezza dell’uscita Porta Lecce lungo la statale 613, però, raccontava un’altra storia: le trasmissioni erano interrotte non per un problema di natura tecnica ma poiché gli impianti erano stati manomessi. Anche il motivo dietro l’atto criminale non ha avuto bisogno di un investigatore esperto per essere svelato: con ogni probabilità, l’obiettivo dei malviventi era il rame dei cavi che si arrampicano per gli 80 metri del traliccio, da rivendere al remunerativo mercato nero.

«Danneggiato l’impianto ripetitore di Idea Radio, frequenza 97,800, che serve la città di Brindisi – si legge sulle pagine social dell’emittente -. Ignoti, la notte tra sabato e domenica, hanno tagliato i cavi di alta frequenza di Idea Radio e di diversi network nazionali probabilmente con l’intento di portarli via in pezzi da rivendere al mercato nero del rame. I danni sono ingenti.

È intervenuta sul posto la Polizia, anche col reparto della Scientifica, per i rilievi e la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza di cui l’impianto è dotato. Idea Radio si scusa con gli ascoltatori per il disservizio che si protrarrà per diversi giorni».

Le indagini, quindi, sono affidate alla Questura alla quale D’Angeli si è rivolto ufficialmente lunedì mattina per sporgere denuncia. Il lavoro degli inquirenti non si annuncia semplice: di solito, chi si avventura in simili imprese criminali sa cosa fare e prepara i colpi valutando ogni dettaglio, dalle tracce da non lasciarsi dietro ai modi per eludere telecamere e sistemi di sorveglianza vari. Come scritto sui social, l’impianto ospita diversi network nazionali che hanno ricevuto lo stesso trattamento di Idea Radio.

Diverse emittenti, a Brindisi città, non sono raggiungibili. I malviventi, quindi, hanno pensato che il gioco valesse la candela: i cavi in rame di ogni emittente hanno un diametro di 5 centimetri e sono lunghi più degli 80 metri dell’altezza del traliccio. La quantità di fulvo metallo a disposizione è importante per un potenziale guadagno molto sostanzioso.

I danni sono in fase di quantificazione ma si sa già essere ingenti. Idea Radio è un’associazione di promozione sociale e in questo periodo offre molto del suo spazio alle iniziative e ai temi che provengono dal territorio e che sono fortemente caratterizzati da una chiara impostazione civile: molti di questi per ora non hanno voce, almeno in città.

Maurizio Distante

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