Di seguito una nota da parte di Euprepio Curto, già senatore, consigliere regionale e comunale:
A margine del Consiglio comunale svoltosi l’altro ieri, pare che il Sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo, si sia espresso rivendicando il “coraggio” suo e della sua maggioranza nell’assumere la decisione di rendere Via Roma isola pedonale.
Mi auguro che così non sia, anche perché contrabbandare per “coraggio” quello che personalmente valuto come gesto di mera arroganza politica è per davvero inaccettabile.
In qualsiasi caso avverto il dovere di alcune rapide riflessioni su qualche aspetto della vicenda su cui, da parte della maggioranza (ma anche da parte della stessa opposizione), sarebbe stato doveroso ed opportuno soffermarsi a “ragionare” nell’accezione più demitiana possibile.
La prima è di mero metodo. Quando si assumono decisioni che stravolgono permanentemente il vivere quotidiano di una città (e con essa la propria caratterizzazione storica sotto l’aspetto urbanistico, sociale e culturale), buon senso vuole che non si decida a colpi di maggioranza, ma si coinvolgano tutte le forze politiche e sociali al fine di giungere ad una decisione condivisa e, soprattutto, permanente.
Dov’è la ratio di tale tesi? Nella considerazione, ovvia, che ove (come in molti auspicano) il prossimo anno a guidare la città dovesse essere un altro sindaco e un’altra maggioranza, il primo atto politico-amministrativo della nuova amministrazione non potrebbe che essere il superamento della bizzarra decisione di pedonalizzare Via Roma.
La seconda attiene all’etica e alla sensibilità politica. Molto frequentemente nei paraggi della maggioranza si è detto che “tanto i commercianti rimasti a via Roma sono quattro gatti, e non producono danni sotto l’aspetto elettorale”. Ebbene, tutto ciò è di una gravità inaudita in quanto calpesta e fa strame dei principi costituzionali a difesa del lavoro e della libertà d’impresa in ragione dei quali, anche se su via Roma dovesse essere rimasto un solo commerciante, anche questo avrebbe diritti a rispetto e tutela.
La terza attiene alla valutazione squisitamente politica di quel Consiglio Comunale. In buona sostanza, ben 15 consiglieri comunali hanno tentato, sia pure a diverso titolo, di evitare la pedonalizzazione di via Roma.
E’ quindi evidente che vi è stata una fase del Consiglio in cui la maggioranza non è stata più tale, sì da offrire alla opposizione un’occasione politica irripetibile, che però non è stata colta.
A dimostrazione che se “Atene piange, Sparta non ride”.