Di seguito una nota da parte di Antonio Camarda, componente del direttivo di Fratelli d’Italia Francavilla Fontana:
Tutte le vicissitudini che riguardano l’affidamento del Palazzetto dello Sport sono la contraddizione della sportività. Lo sport è regola e si basa sul rispetto delle regole. L’agonismo diventerebbe prevaricazione, guerra e conflitto se non ci fosse il paritario e reciproco rispetto delle regole. La storia dell’affidamento del Palazzetto, sin dalla redazione del bando, ci parla invece di prevaricazione.
Mi sono deciso ad intervenire con il presente comunicato quando, con mio triste e sommo rammarico, ho preso atto che il professor Luigi Camarda veniva tirato per la giacca dalle varie fazioni politiche e sportive che si sono create intorno alla gestione del Palazzetto.
“Questo lisciare il pelo” (prendere in giro) alla personalità che ha fatto la Storia dello sport francavillese è pura ipocrisia. In concreto e nei fatti l’amministrazione comunale sta privatizzando con scopi da impresa privata una struttura con la quale si poteva e si può realizzare la Politica sportiva di tutta la popolazione.
A questo punto dobbiamo concludere che all’attuale maggioranza che governa la Città non interessa la Politica dello Sport.
I numeri lo dicono chiaro. Se la gestione del Palazzetto costa 60.000,00 euro annui e già se ne spendono la metà per cederlo ad un privato organizzatore di eventi, non si potevano trovare altri 30.000,00 euro per la gestione sociale e pubblica? Il programma iniziale di dare in gestione il punto ristoro con l’uso comunale del parquet impostati nel 2019 era una soluzione ed una impostazione valida. Cosa è successo nel marzo del 2020 da far cambiare visione a tal punto da cedere ad un privato la struttura? Se si ha rispetto dei cittadini e tra di essi in primis del professor Camarda bisognerebbe dare queste spiegazioni. Perché il Comune rinuncia alla Politica sportiva?
In merito alle regole va fatta una critica a 360° anche alle società sportive che hanno seguito e partecipato alla gara di affidamento della struttura poiché un bando così negativo con un contratto di gestione che danneggia la comunità francavillese andava denunciato chiedendo il blocco in partenza. Il silenzio di tutti ci fa pensare ad una gara a chi vinceva il palazzetto. La conseguenza è che oggi si configura una gestione del Palazzetto basata sulla prevaricazione. Voglio essere arrogante come gli altri e mettere in bocca al professor Gino Camarda un appello: fate tutti un passo indietro (Amministrazione Comunale, affidatario ed organizzatore di eventi e società sportive). Si torni all’affidamento del punto ristoro e della palestra e, per quanto riguarda il parquet, il Comune favorisca l’accordo tra le società sportive per la sua gestione.