IL S.I.N.G. in fermento per l’organizzazione della Festa di San Giovanni Bosco, giunta alla sua XXVI edizione.
Gran fermento tra i volontari del S.I.N.G., l’organizzazione di volontariato attiva dal lontano 1990, reso noto il primo ospite della serata che, ricordiamo, si terrà il prossimo 31 gennaio. Sarà Mattia Villardita a ricevere il Premio Nazionale “Donato Carbone, vittima di mafia”.
“La storia di Mattia Villardita, lo Spiderman che visita i bambini negli ospedali e che è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Mattarella, è una storia di emozioni, di condivisione di un percorso ma soprattutto è la storia di chi, attraverso il proprio passato, oggi regala un sorriso a quei bimbi che combattono spesso sfide più grandi di loro.
“Io per primo – racconta Villardita-Spiderman – sono stato paziente del Gaslini per 19 anni a causa di una malformazione congenita. So quindi cosa provano i bambini e le loro famiglie nelle stanze di un ospedale. L’idea di Spiderman è nata dalla mia passione sfrenata per questo personaggio, ho deciso di iniziare e poi, grazie a qualche amico che sono riuscito a coinvolgere, adesso siamo in sei, siamo i “Supereroincorsia”, perché insieme è ancora più bello cercare di allietare i momenti bui di queste persone che stanno affrontando ogni giorno queste battaglie”.
Ma com’è stato ricevere la notizia del cavalierato?
“Ho ricevuto una telefonata strana, ero al lavoro e la mia responsabile mi ha contattato. Mi ha detto “Ti ha cercato una signora, non ho capito bene, diceva di essere del consiglio dei ministri e voleva il tuo numero. Io gliel’ho dato e mi sono fatta lasciare il suo”.
Io ho un amico che spesso mi fa questi scherzi telefonici e quindi, sulle prime, ho pensato che fosse lui. Così ho richiamato e mi sono sentito invece rispondere da una signora felice di sentirmi. Mentre parlavo con lei, ho cercato su google il suo nome e ho letto che effettivamente faceva parte della segreteria della Presidenza della repubblica. A quel punto sono sbiancato e ho capito che non era lo scherzo del mio amico”.
“Con molti di questi bambini e con le loro famiglie – spiega – spesso rimane un rapporto che va anche oltre il tempo che questi bambini passano in ospedale. Con molti di loro si instaura un vero e proprio rapporto di amicizia. Spesso mi capita di andarli anche a trovare a casa ma per me questo è il bello di questa mia passione”. (fonte www.telenord.it)