Lo stadio Nuovarredo Arena di Francavilla Fontana non è, al momento, inserito tra gli impianti che nel 2026 ospiteranno i Giochi del Mediterraneo. Su questo fatto si sono confrontati e scontrati nelle scorse ore il consigliere regionale e comunale Maurizio Bruno e il Idea per Francavilla, lista del presidente del Consiglio comunale Domenico Attanasi, che non se le sono di certo mandate a dire.
Secondo Bruno: “Un’altra enorme occasione fatta perdere alla nostra città. Enorme.
Gli eventi si disputeranno a Brindisi come ad Avetrana, a Taranto come a Toricella, a Fasano come a Pulsano. E poi a Massafra, Martina, Fasano, San Giorgio, Statte e così via.
Piccole e grandi città. Piccoli e grandi impianti sportivi. Ma Francavilla Fontana no.
Francavilla resterà fuori da tutto questo. Perché? Semplice: gli amministratori dei comuni che ce l’hanno fatta si sono impegnati politicamente perché questo grandissimo evento potesse disputarsi nelle loro città. E ci sono riusciti. I nostri, di amministratori, no. Se ne sono infischiati. Come sempre. Come ogni volta. Il sindaco se ne é occupato solo 3 anni fa con un post in cui annunciava che Francavilla vi avrebbe preso parte con lo stadio. E abbiamo visto. Nemmeno questo”.
Non se l’è tenuta Idea: “Lo stadio “Nuovarredo Arena”, già “Giovanni Paolo II”, di Francavilla Fontana non figura più tra gli impianti selezionati per i Giochi del Mediterraneo 2026. Eppure prima c’era, eccome. Strana e per certi versi inconcepibile questa esclusione dell’ultima ora. Come mai la Città degli Imperiali, coi suoi importanti impianti, tra i migliori del territorio, non sarà protagonista ai Giochi del Mediterraneo in programma da queste parti fra quattro anni?
Non conosciamo le ragioni per le quali lo stadio di Francavilla Fontana, inizialmente inserito nel dossier degli impianti sportivi che avrebbero dovuto ospitare i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, sia successivamente scomparso dall’elenco delle strutture ospitanti. Lo verificheremo. Così come verificheremo se ci sono i margini per recuperare.
In ogni caso fa specie che il Consigliere Regionale Maurizio Bruno, dopo essere rimasto dormiente su questa come su tante altre questioni di cui si sarebbe dovuto occupare nell’esercizio del suo mandato istituzionale lautamente retribuito e quasi interamente sprecato facendo l’opinionista sui social, abbia trovato il coraggio di sciacallare senza il benché minimo ritegno, addossando alla amministrazione comunale colpe che evidentemente sono soprattutto proprie”.