Personalità eclettica e per certi versi complessa, penna e riflessioni intense quelle di Vincenzo Calò. Il suo animo gentile e intrinsecamente conflittuale non sarà purtroppo a disposizione della sua e delle altre comunità che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo.
Scriveva, scriveva, scriveva. Rifletteva, rifletteva, rifletteva. Su se stesso e sul mondo che lo circondava e non sempre lo apprezzava. Vincenzo se n’è andato a soli 39 anni, vissuti intensamente tra sprazzi di gioia e contrasti interiori, ma soprattutto in mezzo alle sue parole, talora gentili, talaltra struggenti o persino aggressive. Da qualunque angolazione la si osservi, Francavilla Fontana ha perso una parte bella di sé. Non sempre compreso, è stato molto apprezzato da chi l’ha conosciuto nell’intimo delle sue controversie interiori.
Il manifesto funebre da parte dei suoi familiari – mamma Santina Di Coste, papà Cosimo sorella Mary e nonna Assunta Di Maria – ne è solo una piccola testimonianza:
“La famiglia non trova le parole tali da raggiungere la bellezza delle sue”.
I funerali quest’oggi (12 ottobre) alle 15.30 nella chiesa di San Lorenzo Martire.