Madonnaro morto, l’imputato sceglie il rito abbreviato secco: Leonardo Vitale fu aggredito a Lecce un anno fa

Rito abbreviato secco, ossia senza condizioni, per Mamadou Lamin. Questi è ritenuto l’omicida preterintenzionale e il rapinatore di Leonardo Vitale, madonnaro di 69 anni morto l’11 ottobre 2021 in ospedale a Lecce dov’era finito a seguito di un’aggressione a scopo di rapina da lui subita sei giorni prima nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo salentino.

L’udienza preliminare si è tenuta martedì scorso e l’imputato, per il tramite del suo legale di fiducia, Alessandro Stomeo del Foro di Lecce, ha scelto il rito alternativo. Il giudizio è stato fissato dal giudice Marcello Rizzo per il prossimo 25 gennaio. Si è costituito parte civile il figlio del madonnaro, Giuseppe Vitale, difeso dall’avvocato Raffaele Pesce del Foro di Brindisi.

L’avvocato Raffaele Pesce

Per l’artista di strada, che tentò di difendersi, fu fatale una caduta che gli fece sbattere la testa per terra con tanto di susseguente emorragia cerebrale. Una rapina che fruttò al suo presunto autore solo 37 euro. Dichiarò di aver agito per fame.

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