Rubata a Porto Cesareo in provincia di Lecce, ritrovata a Oria in provincia di Brindisi. In realtà, purtroppo non stupisce più di tanto il ritrovamento effettuato dai carabinieri nelle prime ore del mattino di oggi, lunedì 3 ottobre, non lontano dall’ex ospedale Martini.
Nelle ore precedenti era stato denunciato proprio nel Leccese il furto di un’Alfa Romeo Giulietta, color bianco, di proprietà di un uomo, originario di Sa Donaci, che lavora come operaio specializzato in provincia di Modena e fino a giovedì è in vacanza in Salento con la sua famiglia.
Quando è improvvisamente scomparsa dal posteggio nel quale l’aveva lasciata ieri sera intorno alle 19, nella macchina erano anche degli effetti personali dei suoi figli, una coppia di gemellini delusi dal fatto di aver perso, inizialmente, i loro giochi preferiti.
Il veicolo è stato comunque fortunatamente ritrovato stamane dai carabinieri della Stazione di Oria, che l’hanno riconsegnato al legittimo proprietario dopo aver effettuato i rilievi del caso.
I militari dell’Arma, al comando del luogotenente Roberto Borrello, sono ora al lavoro per risalire all’identità dei ladri e soprattutto per impedire il ritorno di una specializzazione criminale che nel tempo ha spesso caratterizzato il comune federiciano. Un fenomeno già in larga parte arginato negli anni passati e che ovviamente non s’intende far tornare in voga.
Gli occhi degli investigatori sarebbero già puntati su qualche figura in particolare, personaggi che farebbero bene ad aprire gli occhi e a smetterla nell’interesse suo e soprattutto nell’interesse della comunità. I furti d’auto sono tra i più odiosi di tutti perché spesso dietro quelle quattro ruote a motore ci sono dei sacrifici di una vita: per comprarle occorrono molti soldi, per rubarle pochi minuti. Se il proprietario di un’auto cogliesse in flagranza un ladruncolo qualsiasi gliene servirebbero ancora meno per farsi giustizia da sé. E, si sa, l’auto-giustizia è sempre sconsigliabile sia per chi la subisce che per chi la pratica.